archivio Orioles
riccardo orioles <riccardoorioles@libero.it>
tanto per abbaiare
16 febbraio 2004 n. 218
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E' cominciata la campagna elettorale e il povero Berlusconi,
terrorizzato all'idea di dover restare altri quattr'anni a Roma - lui
che e' brianzolo - s'e' buttato decisamente a sinistra e non perde
occasione per far perdere voti a se stesso. Oggi una gaffe con Ciampi,
domani un "delinquenti!" ai magistrati, dopodomani un bel "gl'italiani
stanno bene!": non passa giorno senza che qualche voto di Forza Italia
emigri verso altri lidi. "Eh, ti ricordi quando m'avevano appena fatto
cavaliere?" sospira, la sera, al fido Confalonieri. "E come non me lo
ricordo? Che festa!Avevamo appena telato il primo miliardo! Bei
tempi!".
"Bei tempi si'! Altro che 'sta vita!". "Pero' io te l'avevo detto...
Non era cosa tua fare il politico, lo sai...". "Hai ragione, hai
ragione! Eh, non ti ho ascoltato...". "Mica e' troppo tardi. Ascolta,
Silvio: io me la sentivo come andava a finire. E' un anno che mi do' da
fare per... Hai presente le isole Allygator? Quelle vicine alle Cayman,
che pero' non le conosce ancora nessuno? Bene: ho trasferito tutto li'
dall'anno scorso. E non c'e' estradizione, alle Allygator! Ce la
filiamo li', e che si fottano! Giudici, cittadini, telespettatori...
Che ce ne frega a noi? Ce n'e' mai fregato? E dai, di' qualcosa!".
"Scusa, Fedele, ma cosi' non va bene. Ormai io sono un politico, uno
famoso. Mica me la posso filare cosi', come quando... ricordi?". "Eh
eh!". "No, io ormai ho un posto nella storia... Me ne vado si', ma me
ne vado come se ne va uno statista. Perdi le elezioni e ti dimetti.
Come Churchill, come Cincinnato". "Si', ma se questi coglioni di
italiani continuano a votarti come si fa? Mica vai e gli dici: non mi
votate!". "No, questo non glielo posso dire... Ma glielo posso fare
capire! Gli posso dire, senza dirglielo apertamente: guardate che vi
sto prendendo per il culo! Che mi sono scocciato! Ma davvero credete
che uno che vuol fare il presidente sul serio si comporta cosi'? Ma
siate seri, andiamo!".
"Ho capito. Cosi' loro votano a sinistra...". "Esatto. Loro mi
sfiduciano, io me ne vado e noi due ci rimettiamo a fare i cantanti in
giro per l'Italia a caccia di soldi e figa. Quella era vita!". "Sei
sempre una volpe, Silvio! E' per questo che hai chiamato Bondi?".
"Certo! In tutti i posti piu' strategici, devo mettere i piu' bestie
che riesco a trovare! Per sicurezza! Cosi' se quei coglioni si
commuovono e mi votano lo stesso, almeno mandano a fanculo quel cazzo
di partito che mi sono comprato! Mica mi possono far fare il presidente
senza partito!". "Geniale! Beh, io ancora col piano me la cavo...".
"Dai, suona qualcosa... come ai vecchi tempi! As money came here...
Suona quella. Suonala ancora, Fedele!".
* * *
Ma se Arcore piange, Sparta - o Gallipoli - non ride. Anzi e'
decisamente incazzata. Col badante. "Ma io ti licenzio! Ma io ti
rimando nello Sri Lanka a calci nel sedere! Ma lo sai quanto mi
costavano queste scarpe? Mille euri! E tu me le lucidi col sidol!
Rovinate! Distrutte! Assassino!". "Tu scusare, io non fatto
apposta...". "Apposta un cazzo! Io ti rovino! Io ti licenzio, ti sbatto
fuori, ti espello! Ti faccio tornare da dove sei venuto!". "Tu non
potere!". "Cosa non posso, cosa?". "Fra poco andare via cattivo governo
di destra e venire buono governo Prodi! E allora tutti amici di
immigrati, tutti buoni! E tu non potere piu' mandare via me! Anzi,
sapere che ti dico? D'ora in poi scarpe da mille euri tu lucidare tu! E
ora io esce, io avere appuntamento al sindacato".
"Cazzo, ha ragione! Come non ci ho pensato? Gia' c'ho il marinaio che
pretende, il giardiniere, l'operaio... tutti a pretendere, tutti! E ora
pure questi di fuori! Ci mancano solo i communisti al governo, ora,
eppoi voglio vedere chi la tiene piu' tutta 'sta gente! Mumble
mumble...".
E insomma, sara' quel che sara', fatto sta che da un po' di tempo a
questa parte i principali esponenti del centrosinistra non fanno piu'
propaganda per se stessi, ma per Berlusconi. No? Piglia la storia di
Cofferati, per esempio: uno che portava milioni di persone in piazza,
uno che era riuscito a mettere d'accordo operai, disoccupati, suore
pacifiste, boy-scout, giovani, anziani... Beh, se hai uno cosi' che
fai, lo sbatti a Bologna? Se vuoi vincere le elezioni, voglio dire.
Come prendere Totti e dirgli "Bravo Totti sei un asso... d'ora in poi
l'erba del campo la falci tu"... immagina i tifosi, prendono
l'allenatore e lo menano: "sporco laziale!". Hanno fatto st'Ulivo? E
vabbe': pero' poi hanno fatto di tutto per levargli un pezzetto di qua,
un pezzetto di la'... e alla fine chi ci hanno messo a coordinarlo?
Cossutta? No, troppo giovane! Breznev? No, troppo amante delle novita'!
Tutankamon? No, troppo moderno! Amato! Hanno preso Giuliano Amato,
l'hanno tirato fuori dalla cripta, l'hanno sbendato, rimesso in piedi,
spolverato accuratamente, lubrificato, puntellato e gli hanno detto:
"Va', e sconfiggi Berlusconi!". Insomma.
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Politici. Parmalat: dopo i sette banchieri indagati, spuntano i primi
nomi di politici eccellenti. Ci sono tutti: Berlusconi, D'Alema, Prodi,
Fini, Casini ecc. Corrotti da Tanzi? No: magari! "Gentili" con Tanzi,
che e' un'altra cosa e forse e' peggio. Chi fa ottenere il prestito,
chi garantisce con la banca, chi accetta l'aiuto per il partito... Il
tutto, probabilmente, senza violare alcuna legge, come semplice
estensione di un'attivita' di lobbing che oramai e' riconosciuta e, a
giudicare dai nomi, istituzionale (manca soltanto la Caritas e il capo
di Stato maggiore delle Forze armate: ma i partiti politici ci sono
tutti). Non so se Tanzi immaginasse di star facendo, con questi favori
ai politici, quacosa di sbagliato: nel mito del capitalismo italiano
c'e' ancora il vecchio Vittorio Valletta che prendeva il wagon-lit per
Roma con la valigia piena di bustarelle.
Quanto a Berlusconi, D'Alema, Prodi, Fini ecc. invece sono sicurissimo
che, non che provare sensi di colpa, non si sono neanche accorti di
aver fatto qualcosa di strano. L'imprenditore che viene a dar risorse
al politico, e il politico che senza contrasto gli concede tutto cio'
che chiede, ormai e' nell'imprinting italiano almeno dagli anni
Ottanta. E prima? Prima, l'incontro era fra un industriale rozzo,
indaffarato, e tutto sommato ansioso di tornarsene a Milano al suo
mestiere, e un politico professionista, provinciale, compreso nel suo
ruolo notabilare (il famoso democristiano dai calzini corti) e
pochissimo incline alle avventure. L'incontro fra questi due
personaggi, per sua natura, durava poco: il tempo strettamente
indispensabile alla dazione del pedaggio.
Coloro che invece s'incontrano (non necessariamente a Roma) oggi sono
l'industriale d'industrie eteree, colto, non senza curiosita'
sociopolitiche, uomo di mondo; e il politico venuto su a coltello,
cresciuto in periferia ma con ambizioni senza confine. Se e' di destra,
vorra' il potere assoluto; se di sinistra, ambira' a svincolarsi dalle
tradizioni (che vive come pastoie) del partito. "Uomo di mondo" anche
lui, aspirante vip se non lo e' gia'. L'incontro fra questi due nuovi
personaggi sara' molto meno illegale e molto piu' "intimo", per cosi'
dire, dei primi. Hanno molti piu' interessi in comune e soprattutto
piu' desideri oscuri. L'industriale, che in parte e' gia' un politico
per lavoro, comprende e ammira la fluidita', l'attenta nonchalance del
suo interlocutore; il quale, alla sua volta, respira l'aria di potere
immediato, di risorse maneggiabili a piacimento, che promana
dall'industriale e dall'autorevole timidezza con cui egli lascia
intendere cio' che chiede.
Mani Pulite, a questo punto, non ha piu' dove toccare: tutto si svolge
nella piu' stretta formalita', non girano piu' tangenti ma legalissime
cortesie e contributi. Quel che una generazione fa era ancora patologia
rozza e greve, ormai s'e' trasformato in fisiologia del sistema.
L'illegale connubio fra il politico e l'industriale ha staminato alla
fine una razza nuova e legale, l'industrialitico o se preferite il
polistriale. Barbaro e bizantino si sono corrotti a vicenda.
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Giochi. Carino, il Pacman rifatto coi finanzieri e Tanzi. Repubblica lo
segnala ma senza darne il sito (per non promuovere concorrenti su
web?). Lo diamo noi.
Bookmark: http://www.bastardidentro.com
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Attenzione. Bossi: "Per il federalismo possiamo accordarci anche col
demonio". L'aveva gia' detto Maroni (ballon d'essai) un paio di mesi
fa.
Traduzione: attenzione signor B., potremmo anche rimetterci col
centrosinistra. Appello all'ex servizio d'ordine delle Botteghe oscure:
tornare in servizio e presidiare la casa dell'Ulivo, dovunque sia.
Appena vedete Bossi, cacciatelo via (senza dirlo a D'Alema).
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Le rivoluzioni cominciano sempre in posti strani: cos'e' successo a
Ivanovo, sperduto villaggio russo, nel 1905? Il primo soviet. A
Vincennes, paesino presso Parigi? Il primo re arrestato. E cosi' via. A
Canneto di Caronia (Messina), localita' classicamente decentrata ma non
percio' da trascurare, e' nata la Rivoluzione delle Tivvu'. Evento
certamente non improvviso ne' privo di prodromi, come tutte le
rivoluzioni: ma il punto di svolta e' avvenuto qui, a Caronia
(Messina), e questo sara' dunque il nome riportato in tutte le future
enciclopedie.
In tutte le parti del mondo, come sapete, i televisori fanno del loro
meglio per rincretinire gli esseri umani, rendendoli a lungo andare
inoffensivi e arrivando per questa via a conquistare - sia pure nei
tempi lunghi - il potere. Questa strategia, nel mondo degli
elettrodomestici, non e' stata del tutto unanime, ed anzi ha sempre
sollevato molte obiezioni. Comunque, in linea di massima, l'asimovismo
(dal nome di Asimov, il primo ideologo del robottismo) e' sempre stato
un movimento piu' riformista che rivoluzionario: "Rincretiniamoli,
compagni!" e non "Dagli fuoco!".
Un giorno il signor C. utente regolarmente registrato di Rai, di
Mediaset, di Forza Italia, di Domenica In, di Bonolis, di Vespa, di
Baudo e di Mike Bongiorno fin dalla fondazione e residente in Caronia,
si appisolo' col telecomando in mano. Il televisore per un po'
continuo' a funzionare regolarmente, poi si accorse che l'umano non lo
seguiva piu'.
Allora smise di trasmettere, attivo' il Programma 55 e si mise ad
analizzare attentamente le funzioni vegeto-intellettive dell'uomo.
Questo programma, che esiste dal 1955 ed e' (segretamente)
autoistallato di default in ogni televisore, serve a misurare il tasso
di rincretinimento (t.d.r.) indotto nella razza umana dai programmi
televisivi. Su una scala da zero a cento (rispettivamente: Homo
pretelevisivo e Fine della mente umana) il valore statisticamente
registrato alla fine del 2002 era di 89,6.
Sara' che il signor C. era un telespettatore particolarmente
ricettivo, sara' che il t.d.r degli ultimi diciotto mesi si e'
particolarmente accelerato, fatto sta che sullo schermo del televisore
il Programma 55 stampo' nitidamente: 100. Cento! Obiettivo raggiunto,
Rincretimento Totale conseguito, passare alla Fase due: rivoluzione!
Purtroppo, cosa esattamente bisognasse fare dopo la rivoluzione il
compagno Asimov s'era dimenticato di dettagliarlo. Cosi' i televisori e
gli altri elettrodomestici si trovarono privi d'istruzioni proprio nel
momento piu' delicato. Di solito quando uno si trova senza idee valide
nel mezzo di una rivoluzione attesa da tanto tempo tende a fare la
prima cazzata che gli capita, purche' sia clamorosa e faccia botto.
Cosi' il nostro televisore di Caronia non ci penso' due volte: porto'
la corrente alla tensione massima, creo' un cortocircuito e usci' un
bel fuoco. Al che il signor C. si sveglio': nello stesso momento
andavano in corto (con relativa fiammata) il frigorifero, la lavatrice
elettrica, la lavastoviglie, l'impianto di musica, la lucidatrice -
tutto insomma il proletariato elettrodomestico della casa che da anni
aspettava il segnale dell'insurrezione. Il signor C. stacco' tutte le
spine, corse in cucina, riempi' un secchio d'acqua, stacco' la luce e
comincio' a fare il giro degli elettrodomestici. Erano fuocherelli
molto esili, bastarono pochi minuti per averne ragione. "Che diavolo
sara' succ..." bofonchio' il signor C. In quel momento sullo schermo
nero della tv, assolutamente sconnessa da ogni presa, apparve un
puntolino, s'ingrandi' e... prese fuoco. Il signor C. sobbalzo': bum!
in corto la lavatrice. Bum! in corto lo stereo. Bum! in corto tutti gli
elettrodomestici, con relative fiammate. Il signor C. balzo' in piedi,
corse in cucina, giro' gli occhi terrorizzato dall'una all'altra presa
vuota, scappo' nel corridoio, afferro' il cappello, se lo calco' in
testa (faceva freddo) e scappo' fuori di casa. Sulla strada c'erano
gia' altri ex proprietari di elettrodomestici (ormai in rivolta)
terrorizzati, ed altri ne giungevano di corsa da tutto il paese.
("Scusi, e' la televisione?". "No, ma se vuole le passo il frigidaire" -
Toto').
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Economia 1. A Terni gli operai scioperano contro il padrone
dell'acciaieria, che vuol chiudere tutto. Il padrone si chiama Krupp ed
e' il pronipote di quello che faceva le artiglierie per il Kaiser nella
Grande guerra. Curiosissimo di sapere come mai un'acciaieria (pubblica)
dell'Umbria e' potuta finire nella sceneggiatura (privata) di un film
di Visconti.
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Economia 2. Crescono le piccole e medie aziende fondate da immigrati.
Sono, secondo la Camera di commercio di Milano, circa 140 mila e danno
lavoro a 230mila dipendenti, di cui duecentomila immigrati e trentamila
italiani.
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La notizia del giorno. Oggi *non* e' stato incriminato (per concorso in
associazione mafiosa, gabola, circonvezione, abigeato, gioco delle tre
carte, aggiottaggio o un altro qualunque articolo del codice) il
presidente della regione siciliana onorevole Cuffaro. La Procura di
Palermo ha convocato una conferenza stampa per sottolineare
l'eccezionalita' dell'accaduto.
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Internet. Molto pericoloso (per il governo) in Cina: nel senso che se
e' gia' difficile controllare i sudditi nelle citta' e nelle piazze,
figuriamoci su una cosa cosi' impalpabile come la rete. Cosi' le
autorita' cinesi hanno deciso di metter su dei programmi per impedire
l'accesso a un certo numero di siti web, quelli in cui sono in
qualsiasi modo presenti le parole: Taiwan, liberta', democrazia, Tibet,
diritti umani e dissidenti. Chi gliel'ha fatto questo bel programma? La
Stalinsoft, la Gulagware, Polpot? No: gliel'ha venduto direttamente -
denuncia Amnesty International - Microsoft. Immagino che nella release
2.0 (quella per il mercato occidentale) le keywords saranno "pacifista,
sindacato, opposizione".
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Dina wrote:
< ...Perche' per me "parlare di politica" e "fare politica" ormai sono
diventati sinonimi: in un ambiente in cui la politica e' diventata
tabu', gia' parlarne significa gettare un sasso in uno stagno, creare
scandalo, essere sovversivi. Farlo "da donna", poi, mi sta concedendo
l'onore del "disonore". Farlo "da meridionale" mi aprira', tra poco, le
porte dell'astio collettivo. Ti scrivo dal nordest. Giu' al sud sono in
qualche modo gia' stata "marchiata" >
* * *
Cara Dina, quasi tutte le persone sono molto piu' "politiche" di quanto
si creda. Magari uno crede di essere un qualunquista perbene, ligio
alle autorita' e "io mi faccio i fatti miei" e poi all'improvviso, in
un'emergenza qualunque, si trova rivoluzionario quando meno se
l'aspetta. Attenzione: la piu' grande manifestazione sindacale in
Italia non e' stata negli anni settanta: e' stata giusto ora, poco piu'
di un anno fa. E cosi' via. Questo e' un paese ingenuo, facile a farsi
imbrogliare da padroni e fascisti di tutti i tipi; ma e' anche un paese
riflessivo, che ha bisogno del suo tempo ma alla fine ci arriva. Un
paese simpatico, tutto sommato.
Percio' basta aspettarlo, aver pazienza e volergli bene.
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Mauro wrote:
< Paragonare i ferrovieri liguri licenziati ai black block mi sembra
quanto meno scorretto. Quello che a me dispiace come utente della linea
Genova-Ventimiglia e' che la denuncia delle mancanze di Trenitalia in
materia di sicurezza, di manutenzione e di rispetto dei viaggiatori sia
arrivata, anziche' per vie legali, attraverso vie illegali, motivate
dall'esasperazione delle condizioni di lavoro dei dipendenti delle
ferrovie.
Se vogliamo essere rispettosi della legge, al licenziamento di costoro
va accompagnata un'inchiesta ministeriale sulla condotta della societa'
di malaffare TRENITALIA, sulle informazioni ingannevoli contenute sulla
sua ridicola "Carta dei Servizi" e per omicidio colposo di altri
ferrovieri morti in diverse circostanze in altri luoghi d'italia. Al
contrario la suddetta societa' di incapaci, con l'inizio del 2004 ha
aumentato tranquillamente di un altro 8% le tariffe (e cosi' arriviamo
al 120 per cento di aumento in 10 anni...) >
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Leo wrote:
< "Aumentano le vendite Parmalat..." Non puo' essere semplicemente un
"sostegno" dei consumatori ai poveri cristi dei lavoratori che nulla
c'entrano con tutti quei migliaia di miliardi che si sono fumati gli
altri? Per tutte le persone che conosco che ora comprano il latte di
parma e' cosi'... >
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lia wrote:
< Cito dall'ultima catena di sanlibero: "un vecchio coglione di
cinquant'anni" opposto alla bella ragazza con gli occhi azzurri. Stento
a credere che una persona x possa essere definita "un vecchio coglione
di cinquant'anni", primo per il "coglione" apriori e secondo per il
"vecchio". Ho 54 anni e dimmi, come devo considerarmi, piu' vecchia o
piu' cogliona? >
* * *
Cara Lia, ma allora siamo tutt'e due sessantottini! *Tutte* le ragazze
che avevano diciott'anni nel 68 restano sempre bellissime e splendenti
anche a 54 anni. (I ragazzi no: a 54 anni loro o sono calvi tristi e
forzitalioti o sono dei rimbambiti come me).
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Segretariato Missioni Servi di Maria wrote:
< A Nampula, in Mozambico, sono recentemente scomparsi decine di
bambini e bambine. I parenti e le maestre si sono rivolti alle monache
missionarie "Serve di Maria", impegnate in una missione locale,
chiedendo aiuto e protezione, poiche' la Polizia non presta attenzione
alle denunce fatte. Si sospetta che i servizi pubblici della regione
siano coinvolti in una quadriglia mafiosa per la vendita di organi sani
prelevati da bambini, usati per i trapianti. Le monache, minacciate da
uomini armati di pistole e machete, chiedono di aiutarle con una
pressione internazionale presso il Governo del Mozambico >
Info: missioni@libero.it, padre Benito Fusco 339.6587503).
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Saffo<saphos@lesb.org> wrote:
< A cosa, dolce amico, mi somigli?
A un alberello gentile, amico mio, assomigli >
* * *
< Queste canzoni cantero'
alle mie care ragazze... >
* * *
< "E te lo vorrei dire, ma ho paura..."
"Se tu amassi davvero, se potessi
dirmi senz'arrossire queste cose,
tu mi diresti tutto, amato mio:
e i tuoi occhi sarebbero piu' belli" >
* * *
< Ho una bambina bella, pare un fiore
dai ricci d'oro la bambina mia.
Conta piu' lei per me di tutto il regno,
conta persino piu' della mia isola amata
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