archivio Orioles
riccardo orioles <riccardoorioles@libero.it>
La Catena di San Libero
23 marzo 2004 n. 223
________________________________________
Ma Aznar era iscritto ad Al Quaeda? Naturalmente no: fra l'altro e'
troppo buon cattolico per farlo. Mettiamo pero', per ipotesi
impossibile e del tutto surreale, che lo fosse. Chesso', per qualche
miliardo di dollari di qualche banca saudita; oppure semplicemente per
conversione. Bene, a questo punto che cosa potrebbe chiedere Al Quaeda
a un capo di governo occidentale? Imbottirsi di tritolo e fare il
kamikaze? Ma di quelli ne hanno gia' abbastanza. Andare in tivvu' a
predicare il califfato di Cordova e la sharia? Ma no: si sputtanerebbe
subito; e del resto ho i miei dubbi che Al Quaeda s'interessi davvero
ai califfati. Tutto cio' che a un Aznar verrebbe chiesto sarebbe di
fare gran dichiarazioni contro il terrorismo, di mandare magari qualche
soldato a far da bersaglio da qualche parte - e pero' di stare in
campana, di segnalare subito appena qualche indagine minacci di farsi
pericolosa e in questo caso, forte della sua autorita' di uomo di
governo, creare delle false piste e dichiarare a gran voce che
l'attentato non e' di Al Quaeda ma di qualcun altro.
Aznar, come abbiamo detto, non e' un agente di Al Quaeda. Ma ha fatto
esattamente cio' che avrebbe dovuto fare se lo fosse stato. L'ha fatto
gratis, nel senso che non e' stato pagato; l'ha fatto per fazione
politica, per ambizione, per strategia elettorale o per quel che
volete. Rimane che l'ha fatto, e che - oggettivamente - ha commesso
favoreggiamento nei confronti di Al Quaeda. In guerra, per cose del
genere, si fucila. La Spagna non fucila piu', grazie a Dio, e tutto
s'e' risolto democraticamente. Ma nessun paese civile avrebbe potuto
mantenere al governo un momento di piu' un uomo che, magari "in buona
fede", favorisca per fini politici il nemico.
In Italia, una faccenda cosi' sarebbe durata a lungo. Con sei
televisioni di proprieta' del governo, non e' difficile persuadere la
gente dell'ammissibilita' di qualunque favoreggiamento, di Al Quaeda o
di Cosa Nostra che sia. Ma in Ispagna la stampa e' libera. E i
cittadini spagnuoli, da poco democratici, sentono ancora molto la
dignita' della democrazia (da noi, uno come Galante Garrone viene
seppellito senza che il governo mandi una bandiera. Da loro, il
parlamento compatto vota, destra e sinistra senza distinzioni, per
onorare i superstiti delle vecchie Brigate Internazionali). "Hanno
votato per paura". Ridicolo: di tutto si puo' accusare uno spagnuolo,
meno che di essere vigliacco. La Spagna non e' un paese in cui il re
scappa lasciando la capitale in mano ai tedeschi. E nemmeno un paese in
cui il capo del governo cerca le scuse per non andare a visitare i
soldati al fronte perche', fisicamente, ha paura.
Infine, bisogna dirlo, Aznar ha avuto sfortuna. Tradire la volonta'
popolare, facendo esattamente l'opposto di cio' che essa vuole, da un
po' non solo e' ammesso ma e' anche portato a esempio di carattere
forte. In Spagna, in Italia, in Inghilterra i governi hanno mandato
truppe contro la dichiarata e esplicita volonta' dei cittadini,
espressa nei sondaggi e sbeffeggiata da tutti. I media hanno esaltato
la "capacita' di comando" di questi leader, il loro virile
infischiarsene della gente. Bene, Aznar ha avuto la disgrazia di farsi
beccare proprio il giorno prima delle elezioni, l'unico giorno ogni
millecinquecento in cui i cittadini possono dire la loro senza che tv e
governi gli ridano in faccia. Quello che i cittadini volevano era
semplicemente "combattere quei bastardi di terroristi e fargliela
pagare". Aznar non era d'accordo ed e' stato cacciato. Che c'e' di
strano?
* * *
Adesso, due anni e mezzo dopo l'undici settembre e prima delle altre
cose terribili che sicuramente si stanno preparando, e' tempo di
cominciare finalmente - il che finora non s'e' fatto - a combattere il
terrorismo. Il terrorismo nasce in Arabia Saudita e in Pakistan: ma
entrambi questi paesi - dittature ferocissime - sono "alleati
dell'Occidente" e nessuno li tocca. Il terrorismo ha utilizzato
freddamente le invasioni di Afganistan (colpa dei sovietici) e Iraq
(colpa degli americani) per reclutare e addestrare le sue due
generazioni, a distanza di vent'anni, di quadri combattenti: ma
l'occupazione dell'Iraq, che interessa solo le aziende della
"ricostruzione", viene fatta passare per una vittoria occidentale.
Il terrorismo ha un punto intrinsecamente vulnerabile, che e' il suo
finanziamento: ma esso non viene colpito perche' per indagare sul
denaro terrorista bisognerebbe abolire il segreto bancario, e mettere
allo scoperto cosi' anche il denaro "democratico" o semplicemente
ladrone (non indaghiamo sui conti dei Bin Laden perche' altrimenti
saremmo obbligati a indagare anche sui conti dei Tanzi). Il terrorismo,
infine, e' spesso aiutato dalla scarsa professionalita' o corruzione di
chi tecnicamente dovrebbe fargli fronte: la Cia e i servizi americani,
dopo decenni passati a reprimere i contadini del Salvador o i poveracci
del Brasile, non sono stati capaci di contrastare nemmeno lontanamente
la plateale preparazione dell'undici settembre.
Ora il tempo precipita, perche' l'attentato di Madrid e' un segnale
preciso. Le "armi di distruzioni di massa" non le aveva Saddam, ma
prima o poi le avra' qualcun altro. Bisogna che la lotta al terrorismo
diventi una priorita' assoluta, prima degli imbrogli di Aznar o delle
ambizioni di Blair o delle aziende dei Bush o degli affari di
Berlusconi. E' facile, o era facile fino a ieri, far finta di far lotta
al terrorismo sulla pelle dei soldati di Nassirya. Ma, oltre che
moralmente ripugnante, e' ormai complicita' oggettiva con Al Quaeda.
* * *
Ci sono segnali spiacevoli, in giro per il nostro paese. C'e' gente che
a suo tempo ha fatto l'elogio di Mussolini e che adesso dichiara -
scherzando - che non gli dispiacerebbe essere un dittatore e -
seriamente - che vuol cambiare la procedura parlamentare perche' gli fa
perdere troppo tempo. Ha gia' detto una volta che un'elezione (quella
che l'ha mandato a casa la prima volta) era truccata e senza valore.
Non vorrei che la stessa brillante idea gli venisse, con meno timidezza
e piu' incattivimento, una seconda volta. Lui se ne sarebbe andato
tranquillamente, al posto di Aznar? O avrebbe dichiarato che il voto
era truccato (o "da paura") e si sarebbe barricato dentro? L'articolo
ottantasette dice (di quella cosa "bolscevica", come lui ha detto una
volta, che e' la Costituzione) che: il Presidente della Repubblica "ha
il comando delle Forze armate". Di chi e' il comando delle Forze
Armate, di chi e di nessun altro? Del Presidente. Di nuovo: chi puo'
dare ordini ai militari? Solo Ciampi. Ripeta con me, capitano: chi e'
il comandante? Ciampi. A lei, colonnello: chi comanda? Ciampi. Mi
scusi, generale: lei, da chi prende ordini? Da Ciampi. Va bene. Per
oggi basta cosi'. Ma per un po', questa materia, sara' bene ripassarla
spesso.
________________________________________
Promemoria. Piazza Fontana, 1969. Brescia, 1974. Milano, 1974.
Italicus, 1974. Ustica, 1980. Bologna, 1980. Rapido 904, 1984. Firenze,
1993. Milano, 1933. Roma, 1933. Piu' Falcone e Borsellino, piu' la
Falange Armata, piu' Via Fani. Tutti questi attentati terroristici, in
cui complessivamente sono morti almeno tanti cittadini innocenti quanti
a Madrid, hanno due cose in comune: a) sono accaduti in Italia; b)
quando ancora non c'era Bin Laden.
________________________________________
In ogni corteo, perche' sia completo, dev'esserci per regolamento: a)
un politico viscido che cerca di intrufolarcisi dentro; b) un compagno
imbecille che virilmente lo minaccia in nome della Giusta Linea. E poi
qualche milione di gente normale che dei due coglionazzi manco se ne
accorge.
________________________________________
Culo. Nella notte fra il 17 e il 18 marzo (23:08 ora italiana) il
pianeta che voi e io abbiamo l'onore di abitare e' stato sfiorato da un
asteroide (Nasa Class. 2004 FH) di circa trenta metri. La distanza di
sfioramento e' stata di soli 43mila chilometri, poco piu' di tre volte
il diametro terrestre. Va bene: possiamo ricominciare a litigare.
________________________________________
La campanella. La ricreazione e' finita: le ragazzine italiane
torneranno a studiare cucito e ricamo come si addice a delle fanciulle
perbene. Avranno meno bisogno di uscire di casa, e percio' lo studio
dell'inglese (che serve solo ai call-center) sara' drasticamente
ridotto. E Religione, e Morale, e Economia Domestica e Calligrafia?
Quelle, probabilmente, seguiranno. Insieme ai grembiuli neri, ai
collettoni bianchi inamidati, alla domenica in chiesa e - forse - alla
mezz'ora di struscio domenicale dopo la messa. Piu' fortunati i
ragazzi: a loro hanno levato solo Darwin e un po' di scienze (c'e' gia'
la bibbia) e gli antichi romani. Di questi ultimi non mi riesco proprio
a capacitare. Che diavolo hanno fatto a Berlusconi, da toglierli dai
programmi di scuola? Spartaco? Catilina? La plebe sindacalista, con
quei communisti dei Gracchi?
________________________________________
Giornalismo. Di Pietro abbandona incazzato il programma di Socci."Mi
sono chiesto cosa ci facevo li', visto che non mi si consentiva di
parlare". E poi: "Il problema e' anche la professionalita' dei
conduttori. A Santoro gli si potevano rimproverare molte cose, ma la
sua bravura e intelligenza non e' paragonabile". Ogni tanto i politici
(d'opposizione) si accorgono che se ci fossero ancora dei giornalisti
sarebbe una bella cosa.
________________________________________
New tecnology. Anche questa primavera sono diminuite le rondini, che
fanno fra le altre cose piu' fatica a migrare: ne sono arrivate meno
dell'altr'anno e l'anno venturo ne arriveranno meno ancora. (Questo,
veramente, con le nuove tecnologie non c'entra niente. C'entra invece
con la nostra capacita' di godercele davvero. Le tecnologie, e tutto il
resto).
________________________________________
Inghilterra. Ai tempi dei Celti, in Britannia veniva ancora praticato
il cannibalismo: l'hanno scoperto gli archeologi dell'Universita' di
Bristol, secondo cui le ossa di alcuni uomini all'epoca seppelliti nel
Gloucestershire presenterebbero tracce riconducibili ad esso. Un
interrogativo inquietante su Stonehenge e compagnia celtica (da qualche
anno in qua rivalutata). Ed anche, alla luce della Proposta di Swift e
dell'attuale crisi dell'industria alimentare, una possibile alternativa
per il futuro.
________________________________________
Impero. Secondo uno studio dell'Universita' di Roma, ci sarebbe una
causa fisica dietro la "sindrome da panico" che prende sempre piu'
piede fra le popolazioni urbane dei paesi industrializzati. La
sindrome, che colpisce il due-tre per cento della popolazione, sarebbe
direttamente correlata all'eccesso di anidride carbonica carbonica nei
centri urbani. Il tasso di anidride, che si e' mediamente quadruplicato
nel giro di dieci anni, sarebbe dunque responsabile non solo delle
classiche patologie polmonari e/o tumorali ma anche di disturbi di
massa piu' propriamente neurologici.
Per (arbitraria) associazione d'idee, il pensiero va alla teoria di
alcuni storici, di una ventina di anni fa, secondo cui la causa
principale della fine dell'impero romano sarebbe stato l'avvelenamento
da piombo diffuso dalle tubature idriche. La citta', insomma, all'apice
del suo sviluppo puo' diventare una macchina per avvelenare i
cittadini.
________________________________________
Cronaca. Roma. Interrotte le lezioni di Scienze delle Comunicazioni:
gli addetti non sono riusciti a comunicarsi tempestivamente un
cambiamento d'aula deciso in mattinata.
________________________________________
Cronaca. Non ho il nome del vigile del fuoco che la settimana scorsa, a
Vibo Valentia, ha salvato una famiglia da un incendio con una scala
improvvisata (era fuori servizio). Se qualche lettore calabrese me lo
facesse avere gliene sarei grato.
________________________________________
Spot. In edicola "Antimafia Duemila n. 38". In questo numero: Cuffaro:
un incontro con Michele Aiello?/ Il nome eccellente con cui era in
contatto Riina/ Lo Ior e il riciclaggio/ Duro colpo alla 'Ndrangheta,
catturati i superboss/ Lo svuotamento del 41 bis/ Caso Calvi,
________________________________________
Spot. In edicola "Viaggio in Cecenia" di Carlo Gubitosa. Un giornalista
racconta la sua esperienza a Grozny e nei campi profughi del Caucaso,
svelando i segreti inconfessabili che si nascondono dietro la "lotta al
terrorismo" di Putin.
Info: 3492258342 - c.gubitosa@peacelink.it
________________________________________
Memoria. Marzo 44. Gli operai della Fiat e delle altre principali
fabbriche del nord accolgono a fischi e urla i fascisti venuti a
"riportare la disciplina". Arrivano - chiamati dai fascisti - i nazisti
coi mitra, ma anche loro sono respinti dagli operai che, in diverse
fabbriche, si sono gia' asserrragliati dentro. Al grido di
"pane-pace-liberta'" lo sciopero, preparato accuratamente dai
sindacalisti clandestini, dura per parecchi giorni ed e' la cosa piu'
bella mai avvenuta sotto una bandiera rossa. Quella sulla ciminiera di
Fiat-Stura era piccola e stenta ma rimase a illuminare la citta' per
parecchi giorni. In Fiat, all'Ansaldo, in Marelli, alla Falck, a
Genova, in decine di citta' produttive e industriali del nord, furono
gli operai - non gli imprenditori, da tempo rassegnati - a salvare
pochi mesi dopo le macchine, i capannoni industriali e gli impianti che
i tedeschi volevano far saltare prima d'andarsene lasciando dietro di
se' - come ordinava Hitler - una maceria. Non ci sarebbe stata
rinascita industriale del dopoguerra, ne' "miracolo economico" quindici
anni dopo, e nemmeno anni ottanta e novanta e telefonini ora, se in
quel momento davanti a ogni camion di tedeschi che arrivava non si
fosse schierata subito una squadra di tute blu, armata di qualche
fucile ma con volti durissimi, operai e italiani. E nella mattina
nebbiosa si sentono le urla dei caporali che urlano "Rauss! Indietro!",
i motori che si riaccendono e i camion che si riavviano disperati e
rabbiosi verso nord. La nebbia cade e ritorna e di nuovo si scioglie e
s'infittisce ancora. E passano fulmineamente sessant'anni e il popolo
delle fabbriche, trasformato ma simile, e' ancora li'.
________________________________________
Paolo wrote, due anni fa:
< 15 febbraio. Non era mai successo prima che milioni di persone
manifestassero per lo stesso motivo, e che questo avvenisse
contemporaneamente in centinaia di citta' in tutto il mondo. Uno dei
piu' grandi (e begli) esempi di globalizzazione. Una diffusione
paragonabile solo alla diretta TV della finale dei mondiali di calcio.
Facciamo dunque si' che questa data sia ricordata. Certo vorremmo che
fosse ricordata per il suo effetto - magari avessimo scongiurato la
guerra - ma in parte questo effetto e' ancora da vedere, e dipende
molto da come e quanto del 15 febbraio si parlera' in futuro.
Dipendera' da quanto quel momento sara' un punto di riferimento per
tutto il movimento pacifista. "Dopo il 15 febbraio nulla e' piu' come
prima" >
* * *
E adesso il venti marzo. Il day before della primavera.
________________________________________
alessandro.paganini@cheapnet.it wrore:
< Leggo che il maresciallo dei carabinieri Ernesto Pallotta ha
dichiarato: "In Iraq c'e' la guerra". Per questa frase il ministero
della "difesa" punisce il militare con la consegna di rigore. Leggo
anche della recente applicazione del codice penale militare di guerra.
Sublime: il ministero applica il codice di guerra e CONTEMPORANEAMENTE
sanziona chi dice che c'e' la guerra >
________________________________________
mauro wrote:
< "Istituito un numero per segnalare i casi di bambini costretti a
mendicare...". Giusto. Ma mi lascia perplesso l'accanimento contro
famiglie povere che usano i loro bambini. Un signore rumeno sul tram
n.8 a viale Trastevere raccoglieva soldi facendo sunonare un bambino di
7-8 anni. Il bambino suonava effettivamente bene: perche' suo padre
aveva deciso di usare almeno un po' dei soldi guadagnati per far
prendere al bambino lezioni di violino... Una signora chiedeva
l'elemosina portandosi un neonato in braccio, sempre sulla metro a
Roma; e qualche signora seduta commentava sdegnata il fatto che usasse
un bambino cosi' piccolo per raccogliere soldi. Ma un bambino di pochi
mesi, per lasciarlo alla baby sitter o al nido, costa 600-800 euro. Non
so, sara' una grande iniziativa, dovra' essere estesa a tutta Italia,
ma qualche dubbio preferisco tenermelo, non tanto sull'iniziativa ma
sulle persone. Ps: proletario sul vocabolario e' colui la cui unica
ricchezza e' la prole >
________________________________________
fedrip@tiscali.it write:
< Ho gia' ricevuto la mail contro il caro-benzina piu' volte. Dopo
averci pensato un po' ho concluso che non mi sembra opportuno aderire
alla "rivolta": provo a spiegare il perche':
1. la benzina e' cara solo in piccola parte per causa dell'avidita' dei
petrolieri. La maggior parte del prezzo e' dovuta alle imposte e dunque
anche effettuando un boicottaggio per ridurre a miti consigli le
compagnie petrolifere si otterrebbe uno sconto piccolissimo rispetto al
costo al litro.
2. lascio le raccolte firme e i boicottaggi a cose piu' gravi e
drammatiche: la Liberta', Pace, la Fame, l'Aids, l'Ecologia, la
Politica e cosi' via. Non penso che la possibilita' di andare in
macchina a basso prezzo rientri nella categoria dei concetti maiuscoli
da sostenere. Chissa' perche' siamo sempre piu' pronti a sostenere le
"crociate" quando vanno a toccare il nostro portafoglio.
3. sono in buona parte d'accordo con Beppe Grillo che ha proposto in un
suo spettacolo di far pagare la benzina per uso privato non 1 ma 5 o 10
euro il litro. Cosi' tutti andremmo piu' volentieri con i mezzi
pubblici che sarebbero piu' efficienti. Eppoi scusatemi: ma la guerra
in Iraq (e tante altre, purtroppo) non sono forse state fatte anche
perche' tutti vogliamo la benzina meno cara? A nessuno piace la guerra
ma a tutti piace la benzina regalata...
4. La ricerca automobilistica si darebbe un po' piu' da fare: non e'
una novita' che le automobili moderne sono dei fornelli che si muovono,
sprecando in calore piu' della meta' dell'energia fornita dalla
combustione. La tecnologia c'e' gia' per fare macchine piu' efficienti
magari con carburanti alternativi: solo che si e' deciso che finche' il
petrolio non sara' finito e finche' sara' possibile prenderselo in
qualche modo allora continueremo con la tecnologia vecchia (se l'uomo
delle caverne avesse ragionato cosi' saremmo ancora... nelle caverne).
5. la mia macchina e' alimentata a Gpl: inquino meno, spendo meno e non
compro benzina. Il metano e' un altra alternativa e *non* ha a che fare
con il mercato del petrolio >
________________________________________
Federico wrote:
< BOUMMM!
- Sganciato primo missile intelligente colonnello!
Al comando, il tattico responsabile per quel settore, colonnello Bob
Sveglione, segui' il tracciato luminoso del missile sul radar - si
dirigeva veloce verso l'ospedale, nei cui sotteranei - forse - vi era
un deposito di armi chimiche.
Ma a un tratto il missile sembro' tentennare, forse fu lo sguardo del
bambino - il bambino della stanza 12, corsia 3, che svegliatosi in quel
momento si chiedeva cosa fosse quel puntolino che si ingrandiva nel
cielo oltre la finestra.
Tant'e', il missile viro' bruscamente e si diresse verso il
cacciabombardiere che lo aveva sganciato.
- Damn', missile fuori traiettoria! - disse il colonnello.
Giunto nei pressi del caccia il missile tentenno' per la seconda volta,
forse furono i sogni del pilota - che fantasticava d'avere abbastanza
carburante per invertire la rotta, tornarsene a casa e non sganciare
mai piu' una bomba.
Tant'e', il missile viro' e si diresse verso il centro comando.
Giuntovi - siccome era un missile intelligente - non ebbe alcun
tentennamento >
________________________________________
dinamitebla@inwind.it
< Il problema e' che chiunque essi siano stanno vincendo loro. Ci
stanno incatenando al terrore. Ci stanno facendo diventare
statunitensi, prossimamente anche noi gireremo l'un contro l'altro
armati. Non e' una questione di educazione, ma di buon senso. Non posso
piu' andare al cesso senza lasciare il bagaglio? Ma perche'? Ma da
quando? Dall'11 settembre o dall'11 marzo? O dall'Italicus, o dalla
stazione di Bologna? Stiamo giocando male, e non so se e' colpa del
regolamento, della federazione, del presidente, dell'allenatore o della
squadra >
________________________________________
Mr B. said:
< Non e' piacevole passare la giornata in Parlamento a votare. Io ho
gia' delle idee per cambiare i regolamenti parlamentari. La democrazia
si puo' esprimere anche con altri sistemi, magari scandalosi >
________________________________________
Lev <jasnaja@narod.ru> wrote:
< Al posto di uomini dotati di potere divino e direttamente guidati
dalla volonta' divina, la storia moderna ha messo o degli eroi dotati
di capacita' eccezionali, sovrumane, o semplicemente degli uomini di
vario genere, dai monarchi ai giornalisti, che governano le masse >
________________________________________
AntonellaConsoli <libera@libera.it> wrote:
< Ho attraversato
la lunga fila di roghi
e ancora il filo spinato
impiglia urli di carne dolente.
Ho attraversato le foreste di Dodona
Dove colombe bambine raccoglievano
i ciottoli muti,
per sempre,
di piccole, piccole gemme >
* * *
< In punta di piedi,
fiala dorata,
una carezza, non e' il vento.
E' tornata, e' tornata primavera.
Scrivo ancora omaggi di rose
nel mio giardino ancora sbocciano,
ho cercato di nasconderlo
era un innamorato.
La freccia e' partita,
amore segna la vita >
________________________________________
(*) La "Catena di San Libero" e' una e-zine gratuita, indipendente e
senza fini di lucro. Viene inviata gratuitamente a chi ne fa richiesta.
Per riceverla, o farla ricevere da amici, basta scrivere a:
riccardoorioles@libero.it. La "Catena" non ha collegamenti di alcun
genere con partiti, lobby, gruppi di pressione o altro. L'autore e' un
giornalista professionista indipendente.
Parte dei suoi contenuti si possono trovare su www.clarence.com, e
inoltre su www.antimafiaduemila.com, www.antoninocaponnetto.it,
www.articolo21liberidi.org, www.barcellonapg.it, bellaciao.org/it,
www.broderie.it, www.carmillaonline.com, www.casamia.org,
www.censurati.it, www.centomovimenti.it, www.clorofilla.it,
www.cuntrastamu.org, www.consumietici.it, www.fidest.net,
www.flipnews.org, www.freaknet.org, www.girodivite.it, www.guaitoli.it,
www.hastaluego.it, www.ilnuovo.it, www.infocontro.it,
www.informationguerrilla.org, www.itacanews.it,
www.italiademocratica.it, kanak.perl.it/sanlibero, www.megachip.info,
www.namir.it, www.nonluoghi.it, www.nuovimondimedia.it,
www.omicronweb.it, www.onnivora.net, www.parolestorte.it/solaria,
www.peacelink.it, www.rebirth.it, www.robin.it, www.sgscafati.it,
www.sottovoce.it, www.speedoflife.org, www.starrylink.it,
www.testimongarli.com, www.till-news.org, www.uzeda.it, www.wema.it,
www.zabrinskypoint.org, www.zeusnews.com e altri siti; e su
"Antimafia", "Mucchio Selvaggio" e altre pubblicazioni.
Puoi riprenderla su web, mail, volantini, giornali ecc, purche' non a
fini di lucro. Puoi forwardarla ai tuoi amici; se hai un sito internet
puoi montarci la "Catena" e i successivi aggiornamenti.
Chi desiderasse (ma non e' obbligatorio: la "Catena" arriva gratis)
contribuire alle spese puo':
-- fare bonifico su: Riccardo Orioles, conto BancoPosta 16348914 (abi
07601, cab 16500)
-- effettuare ricarica telefonica (Tim) su 333.7295392.
________________________________________
Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a riccardoorioles@libero.it -- Fa'
girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe
Fava)
________________________________________
archivio Orioles