archivio Orioles
riccardo orioles <riccardoorioles@libero.it>
La Catena di San Libero
30 marzo 2004 n. 224
________________________________________
Informazione. E' nato, ovviamente in America, il giornale perfetto. Si
chiama Lucky, e' un magazine a target medio-alto, stampa quasi un
milione di copie e non ha una pagina che non sia di pubblicita'. Tutti
i contenuti giornalistici (reportage, articoli, inchieste, lettere dei
lettori) sono stati completamente soppressi. In compenso, il lettore
viene informato minuziosamente di tutte le offerte commerciali
disponibili (quelle, beninteso, che il giornale ha scelto per lui) e
viene scortato con la mano sulla spalla nell'affascinante mondo della
pubblicita'. Ha diritto, se ha i soldi, a comprare tutto cio' che gli
vien messo davanti - se non ha i soldi non e' un lettore - e, subito
dopo, a lavorare alacremente (possibilmente in un settore vicino alla
pubblicita' o all'intrattenimento) per rimettersi in grado di comprare
altre cose.
Puo' esprimere le proprie opinioni - sugli oggetti in vendita, e solo
su quelli - sbarrando le apposite caselle negli spazi segnati. Puo'
anche provare emozioni ("Bello", "Bellissimo", "Meraviglioso", "Boh") e
esprimere decisioni ("Compro subito", "Appena ho i soldi", "Per ora
no") come un qualunque altro essere umano.
Il lettore-tubo vuoto, riempito a un'estremita' con gli spot ed
evacuante dall'altra gli ordini d'acquisto, e' dunque l'evoluzione
finale del pubblico dei giornali. Modello televisivo? No, c'e' qualcosa
in piu': il rapporto piu' rilassato e personale della carta stampata
col suo lettore permette una manipolazione piu' intima della psiche del
soggetto. Da cui, per prima cosa, vanno raschiate via tutte le
incrostazioni culturali presenti fra uno sfintere e l'altro, affinche'
i contenuti pubblicitari vi scorrano attraverso senza intoppo.
________________________________________
Economia 1. Cala il fatturato industriale, di quasi il sette per cento.
Come mai? La colpa, ovviamente, e' della spietata concorrenza delle
industrie nuove, cinesi, giapponesi e coreani. Sfruttando spietatamente
la manodopera, costoro producono beni a bassissimo costo, che cacciano
dal mercato i nostri poveri industriali. Noi siamo civili, infatti, e
siamo - sob! - costretti a pagare moltissimo gli operai. Quante volte
vi siete sentiti ripetere questa solfa? Dalle statistiche Ocse,
tuttavia, risulta una situazione un po' differente. I dipendenti
italiani prendono meno di quelli giapponesi, e molto meno di quelli
coreani. Ma come fanno allora giapponesi e coreani a vendere cosi' a
buon mercato i prodotti?
Boh. Sara' perche' li', fra una cosa e l'altra, gl'industriali pensano
anche all'industria.
________________________________________
Economia 2. Cento miliardi di euri l'anno, secondo l'Eurispes, il
bilancio di Cosa Nostra e associate per il 2004. Sedici miliardi solo
la camorra.
________________________________________
Elezioni. Enormi manifesti da mezzo palazzo in cui il politico
t'assicura che sta pensando proprio a te. Prodotti da designer
professionisti, colori armonizzati perfettamente - Cmyk Illustrator - e
format delle headlines calibrati uno per uno. I politici, in questi
manifesti, sono perfettamente rasati, vestono con trascurata eleganza e
guardano con ironia. Alla politica, probabilmente, ci sono arrivati
come a un hobby raffinato: avrebbero potuto fare la star del cinema,
oppure il megamanager o chissa' il critico d'arte. "Grazie ragazzi!" fa
il politico sorridente: potrebbe essere Tom Cruise in un film di guerra
e invece, chissa' perche', fa il ministro. "Miliardi!" fa l'altro
politico con un sorrisetto soddisfatto, da Paperone: ma tutti questi
miliardi, che agevolmente avrebbe potuto guadagnare per se', egli - con
understatement - per questa volta, benevolo, li sta regalando a noi.
Che passiamo coi nostri abiti non da vip, con le nostre borse della
spesa e le nostre cartelle fantozziane, e li guardiamo dal basso in
alto con ammirazione.
Poi, ma molto piu' piccoli, ci sono anche i manifesti delle altre
elezioni (votano gl'immigrati, qui a Roma). Manifesti che non vedevo da
quarant'anni, col candidato mal rasato che sorride forzato dritto
nell'obiettivo. Visi non eleganti, non da politici, da vita quotidiana.
Un sorriso tirato, sopracciglia pesanti, bavero rialzato: ha un nome
rumeno in "u" ma e' identico a Di Vittorio nei vecchi manifesti.
Piccolo e con gli occhiali, ammiccante, con dei baffetti radi da
impiegato: sara' dello Sri Lanka, va bene, ma e' assolutamente preciso
al vecchio manifesto di Fanfani. Cosi', in questi manifesti di poveri,
ritrovo la vecchia politica della buona Italia di una volta. In uno, un
orientale e un nero si scambiano una stretta di mano, sorridendo. Sotto
c'e' scritto lo slogan, in lingue incomprensibili ma - anni Cinquanta -
italiane.
________________________________________
Decreto. Allo scopo di salvare la capitalizzazione di numerose famiglie
italiane che rischiano di non potersi iscrivere al prossimo Campionato
di sopravvivenza, il Governo ha deciso di emanare un provvedimento
straordinario (il c.d. decreto "salva-gente") che consenta loro di non
pagare tasse, affitti, scarpe per i piccoli, supermarket, acqua, gas e
luce per i prossimi cinque anni. "Questo decreto si e' reso necessario
- ha detto il Presidente del Consiglio - perche' non sappiamo quali
potrebbero essere le conseguenze della mancata partecipazione di tutte
queste famiglie al prossimo campionato. Potrebbe nascerne addirittura -
ha aggiunto sorridendo - una rivoluzione!". Il decreto non ha tuttavia
mancato di suscitare polemiche: "Un passo verso una finanza allegra in
cui le spese piu' assurde vengono finanziate dallo stato", secondo il
portavoce dell'Associazione pallonari, Tanzignotti".
________________________________________
Archeo. Dario Melotti, tecnico della Praxis, azienda che produce
calcolatori e sistemi automatici di controllo, e' stato sospeso per
cinque giorni per aver scritto sul video di un calcolatore la frase:
"Viva la rivoluzione proletaria". L'episodio e' avvenuto in un cantiere
Enel dove il tecnico aveva dovuto riparare e collaudare un calcolatore.
La frase, una delle tante che vengono scritte per controllare che tutto
funzioni bene, non e' stata gradita dal cliente, che se n'e' lamentato.
La Praxis, al rientro del tecnico, gli ha notificato la sospensione con
una lettera che tra l'altro dice: "Essendo la prima volta che lei
incorre nell'addebito contestatole, si puo' pensare che lei abbia
tenuto questo comportamento senza l'esatta comprensione della sua
gravita'". Il fatto e' accaduto il 13 maggio 1971, a Milazzo. (by
massi)
________________________________________
Scout. "Egocentrici ma consapevoli delle loro fragilita', disponibili
ad aiutare gli altri ma un po' "allergici" alla religione, sensibili ai
problemi del mondo (guerre, fame, inquinamento) ma poco fiduciosi nella
capacita' degli adulti di risolverli". Il ritratto di milleduecento
adolescenti scout tra i dodici e i sedici anni in una ricerca Iard su
esploratori e guide dell'Agesci.
Bookmark: http://www.redattoresociale.it
________________________________________
Bavaglio. Crackato la settimana scorsa anche il sito dell'Osservatorio
sulla legalita'.
Info: news@osservatoriosullalegalita.org
________________________________________
Umanita'. A un anno dall'intervento umanitario nel Kossovo,
numerosissimi serbi risultano ancora vivi.
________________________________________
Carinzia. Accordo fra i socialdemocratici e i post-nazisti di Heider:
governeranno insieme la piccola regione austriaca culla di tante
gentili tradizioni europee.
________________________________________
Argentina. Nuovo investimento - cinque milioni di dollari - del gruppo
Benetton in Patagonia. Previsti un impianto di macellazione e un
laboratorio per incroci fra razze ovine. Il Clarin sottolinea
l'importanza del commercio di carne ovina fra Argentina ed Europa. Con
quasi un milione di ettari, Benetton e' ormai il principale fazendero
del paese. Gli unici a opporsi al suo potere, due anni fa, sono stati i
signori Eufemio e Rosa Curinaco che nel novembre 2002 gl'intentarono
causa per essersi appropriato di terreni demaniali occupati dalla loro
famiglia "a fine di sostentamento alimentare". Com'e' andata a finire
la causa? Non lo so. Immagino i due coniugi Curinaco, sul ferrocarril
delle Ande, che viaggiano verso la capitale per l'udienza decisiva del
loro caso. Benetton vs Curinanco, "in nombre del pueblo argentino". "Ci
sono dei giudici a Baires" avra' pensato, forse, uno dei due.
________________________________________
Libri. Carlo Ruta, "Segreti di Banca. L'Antonveneta dai miracoli del
nord-est agli intrighi siciliani", Edizioni Le Pietre, euri 4,5. Il
profilo in ombra di una banca, a partire dalle mosse spregiudicate e
vincenti di Silvano Pontello, gia' segretario particolare di Sindona e
per oltre un decennio presidente dell'Antoniana.
Info: accadeinsicilia@tiscali.it
________________________________________
Libri. Luigi Anania fa racconti e vino (Brunello di Montalcino).
Silverio Novelli e' giornalista e sommelier. Insieme hanno curato
"Confesso che ho bevuto, racconti sul vino e il piacere del bere". Fra
gli autori: Benigni, "Bifo", Guccini, Iovinelli, Lolli, Jiga Melik,
Gianni Mura, Silverio Novelli & Gianandrea Turi, Gabriella Urbani.
Prefazione di Luigi Veronelli.
Info: info@deriveapprodi.org
________________________________________
Aztechi. I sacrifici umani degli aztechi erano in realta' occasioni di
cannibalismo. Il sangue delle vittime veniva simbolicamente offerto
agli dei, che se ne nutrivano, ma i corpi venivano cucinati e consumati
dalla popolazione, non - come si pensava fino a poco tempo fa - a scopi
rituali ma proprio come aggiunta ordinaria alla dieta quotidiana. La
pulsione antropofagica ha avuto quindi modo di realizzarsi non solo in
piccole tribu' isolate ma anche in una delle grandi civilta'
organizzate della storia umana. Il che fa pensare.
I sacrifici umani, tuttavia, non sono una costante della storia umana.
In alcune civilta' ci sono, ma in altre sono completamente assenti.
Nell'area del Mediterraneo, in particolare, la cultura del sacrificio
umano e' abbastanza rara: non la possedevano gli egiziani, non la
possedevano i mesopotamici, non la possedevano, per quanto ne sappiamo,
gli ittiti e non la possedevano (non la possedevano piu') i greci.
L'assenza dei sacrifici non era necessariamente dovuta a spirito
umanitario: gli Assiri praticavano le esecuzioni di massa ma le
giustificavano "modernamente" in termini politici e non religiosi;
semplicemente, ritenevano opportuno praticare il terrorismo.
Nei greci, episodi di sacrificio umano (Ifigenia) e anche di
antropofagia (Pelope) venivano ricordati come casi estremi, deplorevoli
e non comuni, probabilmente per esorcizzare una fase pre-storica in cui
cosi' non era. Ma anche in questi casi non sono mai sacrifici di massa
(al contrario, l'individualita' della vitttima viene sottolineata) e
non partecipa ed essi, neanche indirettamente, la massa della
popolazione. Analogamente, per gli ebrei, il sacrificio umano (Isacco,
ecc.) era il residuo di una fase primordiale da esorcizzare.
Nell'area mediterranea, le popolazioni che praticavano il sacrificio
umano erano Celti, Punici e Romani. Questi ultimi erano gli unici a
praticarlo a livello di massa e con la partecipazione attiva, come
spettatori osanannti, dell'intera popolazione. I giochi gladiatori,
infatti, nascono da un preciso intento religioso, di origine etrusca:
offrire all'anima di un morto illustre la morte di numerosi altri
esseri umani.
Il substrato di questa concezione era, per cosi' dire, contrattuale:
gli dei non sono affatto (come pensano i greci) esseri come noi; sono
entita' aliene, indescrivibili, con cui tuttavia possiamo avere un
rapporto "commerciale". All'interno di questo rapporto, la morte di
esseri animati ha un suo valore preciso.
Cosi', alle origini della nostra civilta' abbiamo una componente colta
e solare ma in qualche modo, nei suoi recessi profondi, azteca.
________________________________________
Cronaca. Roma. Un adolescente rumeno e' innamorato di una coetanea
romana. I due decidono di fuggire di casa e andarsene a vivere insieme.
Ma come? Il ragazzo prende lezioni, e diventa un abilissimo topo
d'appartamento. Ruba solo ai ricchissimi, pero': fra le vittime della
sua abilita' un Senatore (di cui la storia non fa il nome) e poi
addirittura un Ministro (di cui lo fa meno ancora). Quest'ultimo,
imbufalito, mobilita tutti i gendarmi del Regno: non e' assolutamente
ammissibile che rimanga impunita una tale offesa. Alla fine il giovane
viene catturato.
Evadera' acrobaticamente? Alla prossima puntata.
________________________________________
Cronaca. Corleone. Ancora un regolamento di conti nell'ambito della
criminalita' organizzata. Il capo di una delle principale Famiglie
della zona, il boss Yassin, e' stato "giustiziato" in mezzo alla folla
dai killer del clan rivale, guidati dal boss Sharon che avrebbe
personalmente organizzato e diretto l'omicidio. Diversi passanti
innocenti, almeno sette, sono stati feriti o uccisi dal fuoco
indiscriminato degli assassini. Il boss ucciso era considerato il
mandante di numerosi attentati verificatisi nella zona. Quanto a
Sharon, era stato di recente accusato presso un tribunale straniero per
l'omicidio di numerosi abitanti del popoloso quartiere di Chatila.
Nessun commento sul tragico episodio da parte degli inquirenti: da
tempo le forze di polizia non osano nemmeno entrare nel territorio
conteso fra i due clan rivali. Parte della popolazione cerca di
allontanarsi con ogni mezzo dalle localita' contese mentre numerosi
giovani, persa ogni speranza di un ritorno a una vita normale, si
arruolano per sopravvivere nell'uno o l'altro dei clan rivali.
________________________________________
Spot. A sorpresa, in classifica di vendita e' entrato di prepotenza il
CD con le canzoni del Mantova Musica Festival (quello organizzato da
Nando dalla Chiesa in alternativa a Sanremo). Lauzi, E Zezi, Finardi,
Pagani, Nicola Arigliano, Nomadi, Pippo Pollina, Ricky Gianco e altri
venti cantanti e band di successo. Edel Italia, 20 euri, 3 CD in
confezione.
Info: info@festivaldellamusicadimantova.it
________________________________________
Mara wrote:
< Quei manifestanti che hanno insultato Fassino costituivano,
all'interno di un corteo estremamente festoso e pacifico, oltre che
pacifista, una frangia un po' idiota, e per fortuna, assolutamente
minoritaria, erede di una tradizione di opposizione "musclee", di fine
anni 70, che non trova oggi nessun riscontro nel radicalismo non
violento, esplicitamente rivendicato tanto dalla stragrande maggioranza
dei no-global quanto da Bertinotti. Luther King e Gandhi hanno ottenuto
molto di piu' che non Lenin e Trotzki, rispetto agli obiettivi che si
proponevano. Non e' un caso che il nome di riferimento sia oggi Rosa
Luxemburg, molto critica del leninismo nel lontano 1918. Fassino e'
solo colpevole di non dire le cose come stanno in realta', e di
arrampicarsi sugli specchi di un dialogo bipartisan con un governo che,
sulla attuale presenza italiana in Iraq, ha detto e continua a dire
solo "bufale umanitarie" >
* * *
Angelo wrote:
Mi fa specie sentire D'Alema parlare di congiura, come al solito il
presidente Ds confonde la critica con la minaccia all'unita'. Oggi
l'emergenza causata da uno sciagurato governo di centro destra ci
impone come obiettivo primario il ritorno al governo in tempi brevi. Ma
questo non deve essere lo spauracchio per azzittire qualsiasi critica.
Non riesco a dimenticare che ai vertici dello schieramento di centro
sinitra sono rimaste persone (D'Alema, Rutelli) che gli elettori per
primi hanno bocciato nel maggio 2001. Personaggi il cui modo di
intendere la politica non e' piu' rappresentativo della stragrande
maggioranza degli elettori di centro sinistra.
Contesto i mezzi scelti da alcuni manifestanti per dar voce al disagio,
ma non posso che ritrovarmi nel merito.
* * *
Alessandro wrote:
< Penso che si' il tentativo di Fassino di manifestare per la pace
fosse risibile. Penso tuttavia che la cosa debba apparire tale da se',
senza nessun idiota dotato di megafono che si perde in insulti.
Insultare dal tetto di un carro, col megafono che permette una
comunicazione solamente unidirezionale, senza nessuna attinenza con lo
scopo primario della manifestazione (che invece era proprio di
raccogliere bandiere diverse nello stesso corteo) e' proprio quello che
dobbiamo evitare. Posso permettermi di trattare questa feccia (parola
troppo dura? Per un attimo ho pensato che questi tizi fossero pagati)
come loro pensano di trattare chi non si comporta come loro vorrebbero?
P.S.: io sono uno di quel milione che non si era accorto quasi di
niente >
* * *
Michele wrote:
Nessuno ha sottolineato abbastanza che dal corteo non e' stato cacciato
solo Fassino (cosa comunque gravissima) ma migliaia e migliaia di
pacifisti che come unica colpa avevano quella di esser iscritti ai Ds o
alla Sg. Io ero tra loro. Appena siamo arrivati a Piazza Esquilino sono
incominciati gli insulti e gli spintoni da parte dei "pacifistiveri".
Noi abbiamo continuato a marciare tranquilli. Gli insulti si sono fatti
piu' pesanti e gli spintoni piu' forti, non si accontentavano piu' di
qualche invettiva contro la dirigenza Ds, ora i bersagli erano
diventati i bambini, le famiglie, gli anziani. Mentre noi camminavamo a
braccia alzate, come i manifestanti a Genova facevano con la Polizia,
e' partito il lancio di arance, di aste e di uova. E allora quella che
con orgoglio io definisco la mia gente, i miei compagni e le mie
compagne, hanno con dignita' e fierezza incominciato a cantare Bella
ciao.. Alla fine abbiamo deciso di sciogliere quello spezzone di corteo
prima che la situazione degenerasse. Non abbiamo paura di dirlo: siamo
stati cacciati. Qualcuno sostiene la colpa del servizio d'ordine dei Ds
che avrebbe allontanato di prepotenza chi stava spintonando e inveendo
contro Fassino. Ma se dopo aver promesso loro ceffoni umanitari, io mi
fossi avvicinato a Casarini o a Caruso, e dopo averli spintonati li
avessi apostrofati come terroristi, i compagni dei centri sociali di
Roma che avrebbero fatto? Mi avrebbero offerto un caffe' e gentilmente
invitato ad allontanarmi? Abbiamo il dovere di tracciare una linea di
confine, di essere chiari e sinceri, almeno con noi stessi.
Non si dimenticano le facce dei compagni e delle compagne che ci erano
accanto mentre piovevano le bottiglie e gli insulti: il compagno
anziano della Toscana che gridava rosso in volto e sull'orlo delle
lacrime che, quando lui manifestava contro il governo, sotto il tiro
della polizia, quei "pacifistiveri" dovevano ancora nascere; il
compagno che gridava loro dov'erano quando lui la notte andava ad
attaccare manifesti contro la camorra; le lacrime di quelle
giovanissime - non avranno avuto piu' di sedici anni - compagne che
correndo via, scappando, si chiedevano: "Ma perche'? Non vogliamo tutti
la pace?"
________________________________________
altaluna wrote:
< Ecoballe. Ho visto cumuli maleodoranti, monumenti alla incapacita',
frutto anche di guerre politiche, con risvolti spesso inquietanti.
Villa Literno ha un sito di ecoballe. Era un sito piccolo, ora diventa
enorme. La citta' giustamente si protesta. Occupa la stazione
ferroviaria. Ma il commissario nominato dallo Stato per l'emergenza
rifiuti se ne infischia. Cosa importa se emettono gas nocivi? Ci sono
strumentalizzazioni politiche in atto contro un sindaco di sinistra che
vive questa emergenza fin dal suo insediamento. Ora la situazione e'
precipitata. Ci sara' qualcuno disposto a trovare una soluzione per
questa gente, gia' cosi' provata da tante altre emergenze? Non sono di
Villa Literno, sono pugliese. Ma la cosa indigna anche me >
________________________________________
stefano wrote:
< a Philadelphia abbattono uno stadio per costruirci un parcheggio.
Penso che sia proprio il caso di fare anche noi un pensierino su
questo: magari sostituendo lo stadio con qualcosa dove si gioca di piu'
e si guarda di meno >
________________________________________
Mauro Biani wrote:
< "Si chiama Hissan Abde, ha 14 anni (o, forse 16). Di sicuro ne
dimostra meno e, forse, ha anche dei problemi mentali...". Non so se la
supposizione dell'eventuale deficit mentale e' stata verificata.
Comunque, il solo accennarla, mi ha suscitato ulteriori e piu' ampie
riflessioni. E' gia' devastante essere bambini e ragazzi in zone
"difficili" del mondo e di guerra, figuriamoci se si e' anche
"handicappati" fisici o, peggio, mentali e/o con problemi psichiatrici.
L'emarginazione si aggiunge all'emarginazione, la parola "indifeso" si
incarna in modo tragicamente perfetto >
________________________________________
chic.ca@tiscalinet.it wrote:
< Carissimi, mi permetto questa per sottoporvi un caso venuto alla luce
in rete. Flora ha bisogno di un lavoro e di un nuovo alloggio, ma da
sola non ce la fa. Flora e' disposta anche a cambiare regione purche'
riesca a far vivere dignitosamente la madre 84enne e la figlia. Questa
e' una richiesta d'aiuto per vedere se qualcosa si puo' smuovere.
Abbraccio Louise
* * *
Caro Ernesto e carissimi tutti, ormai e' chiaro che nessuno al mondo
puo' o vuole aiutarmi. Sono reduce da un'ulteriore visita al sindaco
del paese in cui vivo. Si e' stretto nelle spalle comunicandomi che ci
sono molte famiglie in condizioni anche peggiori delle mie. Mi ha
spedito da un tale, assessore al sociale, c'era scritto sulla
targhetta. Che m'ha detto che e' tanto ma tanto difficile che io possa,
trovare un lavoro alla mia eta'. Che case per chi, come me, il primo
del prossimo mese deve presentarsi in tribunale per sentirsi ratificare
uno sfratto per morosita', NON ce ne sono! Che nemmeno mia figlia, a 43
anni e non in grado, per motivi fisici accertati, di svolgere lavori
pesanti, ci sono speranze. E poco importa che sia intelligente, colta,
in gamba, giornalista con regolare tessera nonche' che abbia pubblicato
un saggio (per il quale ancora non ha visto una lira), che le abbiano
offerto di pubblicare altri libri... A 43 anni si e' "fuori
mercato".... anche come lavapiatti, a quanto parrebbe! Per entrambe,
non ci sono soluzioni. Tra non molto tre persone, di cui una di 84 anni
finiranno per strada. Sto scrivendo questo post dal pc del figlio della
vicina. Ma, in un modo o nell'altro, tentero' di rimanere assieme a
voi, fin che potro'. Perche' m'avete dato un qualcosa di inestimabile.
Solidarieta' e comprensione.
Perche' ci siete stati. Non so che fine faro' e dove finiro', ma voglio
dirvi che vi voglio bene. Flora
Il mio nome e' Flora Aurora, abito, come sai, in Altopascio, alla via
Francesca Romea n.73. Il mio telefono e' 0583.277382 >
________________________________________
Znorryl <znrrl@libero.mars> wrote:
< Gentile Direttore,
per ben due volte nel corso di una settimana (l'ultima ieri sera) mi e'
accaduto di notare degli oggetti luminosi, grandi all'incirca quanto un
piattino da kryll, a una quota decisamente anomala per un normale disco
e con una velocita' che valuterei superiore ai 2 orbit/ora. Entrambe le
osservazioni sono avvenute fra le undici e mezzanotte, la prima e'
durata circa tre minuti, la seconda quasi altrettanto ma si e' conclusa
col misterioso oggetto che semprava sparire improvvisamente dietro
Phobos. Anche il mio benzinaio mi ha detto di avere visto uno di questi
oggetti, ma lui e' convinto che siano addirittura d'origine terrestre!
:-)). Lei che ne pensa? >
* * *
Risponde l'esperto scientifico prof. Schiapparelli:
Non mettiamo in dubbio le "osservazioni" del nostro lettore, ma
riteniamo debba trattarsi di palloni-sonda oppure (fenomeno
relativamente frequente) di angeli sfuggiti a qualche allevamento.
Quanto all'ipotesi "terrestre", essa e' scientificamente improponibile
perche' su Terra il tasso di energia orgonica e' insufficiente a
produrre forme di vita realmente intelligenti (lo conferma l'esame dei
tg terrestri captati due anni fa). Non crede del resto che ci dia gia'
abbastanza guai il nostro B. qui sul marte senza bisogno di
immaginarcene uno anche su Terra? :-)
________________________________________
rosario wrote:
< Una 500 zeppa di sacchi di iuta e di carabattole.
On the road verso campeggi plen-air
dove il sole ci calcinera'
e sensuali poche donne socializzate
non ci faranno dormire.
Ma il mare... Il mare...
visto dalla tonnara era pupilla di Dio
che inondava di luce
l'atono materialismo dei 18 anni >
________________________________________
(*) La "Catena di San Libero" e' una e-zine gratuita, indipendente e
senza fini di lucro. Viene inviata gratuitamente a chi ne fa richiesta.
Per riceverla, o farla ricevere da amici, basta scrivere a:
riccardoorioles@libero.it. La "Catena" non ha collegamenti di alcun
genere con partiti, lobby, gruppi di pressione o altro. L'autore e' un
giornalista professionista indipendente.
Parte dei suoi contenuti si possono trovare su www.clarence.com, e
inoltre su www.antimafiaduemila.com, www.antoninocaponnetto.it,
www.articolo21liberidi.org, www.barcellonapg.it, bellaciao.org/it,
www.broderie.it, www.carmillaonline.com, www.casamia.org,
www.censurati.it, www.centomovimenti.it, www.clorofilla.it,
www.cuntrastamu.org, www.consumietici.it, www.fidest.net,
www.flipnews.org, www.freaknet.org, www.girodivite.it, www.guaitoli.it,
www.hastaluego.it, www.ilnuovo.it, www.infocontro.it,
www.informationguerrilla.org, www.itacanews.it,
www.italiademocratica.it, kanak.perl.it/sanlibero, www.megachip.info,
www.namir.it, www.nonluoghi.it, www.nuovimondimedia.it,
www.omicronweb.it, www.onnivora.net, www.parolestorte.it/solaria,
www.peacelink.it, www.rebirth.it, www.robin.it, www.sgscafati.it,
www.sottovoce.it, www.speedoflife.org, www.starrylink.it,
www.testimongarli.com, www.till-news.org, www.uzeda.it, www.wema.it,
www.zabrinskypoint.org, www.zeusnews.com e altri siti; e su
"Antimafia", "Mucchio Selvaggio" e altre pubblicazioni.
Puoi riprenderla su web, mail, volantini, giornali ecc, purche' non a
fini di lucro. Puoi forwardarla ai tuoi amici; se hai un sito internet
puoi montarci la "Catena" e i successivi aggiornamenti.
Chi desiderasse (ma non e' obbligatorio: la "Catena" arriva gratis)
contribuire alle spese puo':
-- fare bonifico su: Riccardo Orioles, conto BancoPosta 16348914 (abi
07601, cab 16500)
-- effettuare ricarica telefonica (Tim) su 333.7295392.
________________________________________
Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a riccardoorioles@libero.it -- Fa'
girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe
Fava)
archivio Orioles