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riccardo orioles <riccardoorioles@libero.it>
La Catena di San Libero
13 aprile 2004 n. 226
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Pasqua napoletana. Passate le tv, passati i politici e i giornali,
giornata di solitudine - una di moltissime altre - per le famiglie
delle donne morte. Una aveva una cinquantina d'anni e l'ammazzarono
perche' aveva denunciato i pedofili del quartiere. L'altra ne aveva
quattordici ed era la' quando i camorristi delle due bande avevano
cominciato a spararsi fra di loro. Per quasi due giorni, nei quartieri
regalati ai mafiosi, la mafia era sembrata una cosa non normale. Finiti
i funerali, tutto e' tornato come sempre e' stato: diecimila sudditi e
dieci o venti cittadini, i primi a servire impauriti i mafiosi, i
secondi a cercare disperatamente di lottare un giorno in piu' per non
arrendersi agli invasori. Noi siciliani conosciamo bene questa
solitudine, questo desolato abbandono, questa - apparente - impotenza.
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Stranamente, ma non troppo, il (brutto) film di Mel Gibson ha avuto
successo soprattutto nei Paesi islamici e negli Stati Uniti:
accomunati, con tutte le loro diversita', da revival "religiosi" che
fanno piazza pulita delle antiche religioni locali per riprenderle
invece in chiave di puro fanatismo, e molto semplificate. I "cristiani
rinati" degli Stati Uniti, cui appartengono ormai gli esponenti
dell'establishment, riducono tutte le Scritture al Vecchio Testamento,
e questa ai soli libri "storici", e questi ai soli capitoli piu'
militanti. Nessun cristiano Usa cita ormai, da molto tempo, il Vangelo;
in compenso, sono diventate popolarissime - e compaiono a pieno titolo
nel dibattito culturale - brani come la "sura di Armaggedon" o quella
del "Dio che esplode". Dal lato "orientale", "islamico", stessa cosa:
con un Corano ridotto a volantino, di cui si citano sempre e solo i
versetti piu' "militari". Di Passion, ad entrambi i target, e' piaciuto
molto il grand guignol e l'antisemitismo. Sarebbe interessante
approfondire l'origine di questa strana non guerra di civilta' ma
omogeneizzazione di civilta' fra America e Islam, fra due cioe' delle
culture piu' dissimili del mondo moderno. Ne' Jefferson ne'
Harun-al-Rashid, ne' Mille e una Notte ne' Rapsodia in Blu. Bombe,
scimitarre, kamizake fanatici e rambi.
* * *
Molti, naturalmente, hanno evocato - per contrasto - il Vangelo di
Pasolini. Quest'ultimo era un'opera d'arte, cio' che Passion non e'.
Pasolini - omosessuale ed ateo - era cristiano, mentre Gibson e' solo
un fanatico fighetto. Ma soprattutto Pasolini - a differenza di Gibson,
e di qualunque altro possibile autore dei nostri tempi - non solo era
cristiano, ma apparteneva ad una chiesa cristiana, ne condivideva
visceralmente le tradizioni, viveva il suo cristianesimo insieme agli
altri. Questa chiesa, per ragioni storiche, si chiamava partito
comunista italiano. Completamente diversa dal misero revivalismo
settario dei nostri giorni: erede del cristianesimo popolare italiano,
con tutte le sue innocenze, ed anche le sue inquisizioni. (E i
cattolici? All'epoca di Pasolini, in genere erano pagani: le scene di
Pio XII in gestatoria, fra guardie armate e flabelli, sono puro peplum
hollywoodiano).
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Terrorismo. In Spagna, appena tolti di mezzo i politici che le usavano
per i fatti loro, le indagini sul terrorismo hanno fatto un deciso
passo avanti. Diversi organizzatori di attentati sono stati individuati
e arrestati, rendendo cosi' piu' difficile la messa in atto di
ulteriori stragi e difendendo, per quanto possibile, la sicurezza dei
cittadini. In Italia, alle (poche) indagini mirate si preferisce
affiancare, e talvolta sostituire, il rastrellamento indiscriminato dei
"sospetti". Da un punto di vista democratico, non e' una bella cosa. Da
un punto di vista pratico, serve a poco. Il metodo spagnolo
(post-Aznar) e' insieme piu' efficiente e piu' pulito. Li', la lotta al
terrorismo e' veramente cominciata. Da noi, e' ancora in gran parte
oggetto di propagande politiche e di demagogia.

* * *
Con la lotta al terrorismo, naturalmente, non ha nulla a che fare la
presenza militare, ormai rischiosissima, dei nostri militari in Iraq.
Questa irresponsabile spedizione, decisa per motivi aziendali (gli
appalti della ricostruzione) e non patriottici ne' militari, ricorda
ormai da vicino le prime spedizioni coloniali (Massaua, Eritrea,
Abissinia, ecc.) con cui la destra fine-Ottocento dilapido' le risorse
italiane e instauro' una politica che porto' a cinque guerre. Adua, e'
la parola che viene in mente allo studioso. Non s'e' verificata
finora - e' una fortuna - ma l'irresponsabilita' e superficialita' dei
politici, nel prepararne l'esito, e' esattamente la stessa. Via
dall'Africa, dicevano allora i socialisti. Via dalle colonie, diciamo
adesso, via dall'Iraq, via dall'impero, prima che le buffonate romane e
le concioni retoriche e i coraggiosi proclami dalla poltrona
diventino - un'altra volta - la tragedia e la strage di tutta una
gioventu'.
* * *
E' un Vietnam, ormai e' evidente. Con le sue atrocita' da ambo le
parti, dal lato dei guerriglieri e dal lato degli occupanti. Con la
differenza che questi ultimi, potenza civile e aderente a Ginevra,
hanno delle responsabilita' giuridiche ulteriori. Il bombardamento di
un edificio religioso, ad esempio, con strage di chi vi era dentro,
costituisce, secondo tutti i precedenti giuridici e le convenzioni
internazionalmente riconosciute, un crimine di guerra in capo
all'ufficiale in comando. Costui, se mai dovesse - per ragioni di
servizio - metter piede in territorio italiano, ad esempio ad Aviano o
a Sigonella, dovrebbe essere immediatamente arrestato dalle nostre
Autorita' e consegnato al tribunale internazionale dell'Aja per esservi
processato.
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Dizionario postmoderno. Coraggio: virtu' che chi sta a Roma pretende da
chi sta a Nassirya. Democrazia: uno dei presupposti del libero mercato.
Elezioni: laggiu' le chiedono i nemici della democrazia. Guerra:
v.pace. Pace: v.guerra.
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Ulivo. Rutelli coordina, Fassino porta le voci e Amato ponza il
programma. Pero' manca Cariglia.
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G.I.L. Torna il grembiule nero per gli scolari, con tanto di colletto
bianco e di fiocco (rosso i maschietti e blu le femminucce). I fascisti
che hanno avuto l'idea (prontamente accolta dalla managger Moratti) per
fortuna s'erano appena defascistizzati poche settimane prima, cosi' ai
poveri bambini e' stato almeno risparmiato il passo dell'oca e i figli
della lupa. (Veramente, visto che si fa riferimento alla Moratti e a
Fini, sarebbe stato piu' plausibile istituire i figli dell'oca e il
passo del lupo).
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Ma Ciampi lo sa, che in Sicilia c'e' Cuffaro?
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Economia 1. Fra i beni di largo consumo, quello che meno risente
dell'inflazione e' probabilmente la cocaina, il cui consumo e'
aumentato dell'ottanta per cento fra il 1999 e il 2002. L'altro
comparto in espansione della produttivita' nazionale e' il gioco del
lotto, i cui utenti - grazie ad accorte campagne di marketing - nel
periodo in esame sono aumentati di oltre il cinquanta per cento.
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Economia 2. La Kodak ha finito di riconvertire tutte le sue linee di
produzione al digitale. Quindicimila esuberi (licenziati).
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Economia 3. Dopotanzi. Nel giro di un anno, sofferenze bancarie (cioe'
soldi che le banche sanno che non rivedranno mai) per cinquantuno
miliardi di euri. A chi si rivolgeranno le banche per rientrare di
almeno una parte di tutti 'sti soldi?
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Inciucio. Il principale frutto dell'inciucio non e' l'inciucio in se',
ma il reciproco riconoscimento.
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Cavalleria. Sputtanata ormai definitivamente l'istituzione dei
Cavalieri del lavoro (industriali mafiosi a Catania, ladroni
internazionali a Parma), i commercianti romani hanno chiesto e ottenuto
dal sindaco l'istituzione del titolo di "cavaliere del commercio". I
primi cavalierati sono gia' stati solennemente consegnati in
Campidoglio.
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Gli europei si fanno sempre piu' alti, mentre gli americani tendono a
diminuire di statura: colpa - secondo uno studio antropometrico
dell'Universita' di Baviera - di McDonald, fast food e di
un'alimentazione sbagliata. E' l'unico caso, credo, in cui io sono
molto piu' americano che europeo.
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"DENTI GRATIS per tutti. 458.923 dentiere installate gratis in tutte le
fasce della popolazione. Il tuo governo, il tuo sorriso". (Stavolta non
e' Berlusconi pero', bensi' il governo del Brasile).
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La mia pipa inquina molto meno della tua automobile.
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Barcelona. "A las cincos de la tarde...". Alle cinque del pomeriggio
non successe assolutamente niente (salvo il solito paseo su e giu' per
le ramblas) in quanto poco prima il Comune aveva vietato, su istanza
degli animalisti, lo svolgimento delle corride in tutto il territorio
cittadino. Proteste degli aficionados, dirottamento dei tori alla piu'
vicina fabbrica di scatolette, apertura di una nuova libreria gay per
iniziativa di due giovani disoccupati, tali Ignacio Sanchez e Federico
Lorca.
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Marsiglia. Rinvenuto dopo sessant'anni il relitto del P-41 Lightning su
cui Antoine de Saint-Exupery si inabisso' in mare il 31 luglio del '44:
l'aereo portava ancora le insegne della Francia Libera di cui lo
scrittore era un combattente.
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Londra. Due sedicenni arrestati per l'omicidio, avvenuto a calci e
pugni, di un ottantenne, un pachistano. Quest'ultima qualita' -
immigrato, straniero, razza inferiore - e' stata l'unica motivazione
che i due adolescenti hanno saputo indicare per l'omicidio.
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Pianeta. Secondo l'agenzia Onu per lo sviluppo, almeno un terrestre su
cinque vive "in condizioni estreme". 1,7 miliardi di persone in
emergenza idrica. Aumentano gli affamati. Aumentano i bambini morti
prima dei cinque anni. Ottocento milioni in fame cronica.
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Avellino. Il 16 aprile alle 17.30 al Centro Guido Dorso a palazzo Hugo
verra' inaugurata la sala contenente gli oltri diecimila volumi
lasciati da Carlo Muscetta, il grande scrittore e saggista scomparso il
22 marzo ad Acitrezza dopo essere stato per quattro generazioni una
delle piu' importanti voci critiche della sinistra italiana. La sala,
dotata di catalogo informatizzato e di confortevoli strutture, sara' da
quel momento a disposizione dei cittadini. "Cosi' lo onorarono/ essendo
utili a se stessi/ ed avendolo dunque compreso".
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Cronaca. Roma. Rissa alla stazione San Pietro fra una decina di ultras
adolescenti (venuti da Ladispoli a supportare la loro squadra) e alcuni
agenti della locale polizia ferroviaria, insultati prima e aggrediti
poi dai giovanissimi tifosi. Questi ultimi (cappellini e magliette con
scritte "Gioventu' aggressiva") sono riusciti a rompere il naso a uno
dei poliziotti prima di venire ridotti all'impotenza - con l'intervento
di diverse volanti - e accompagnati al commissariato. Gli scalmanati
supporters dell'Astrea (il nome della loro squadra, che gioca in un
campionato minore ed e' la squadrea ufficiale della Polizia
Penitenziaria) sono stati rilasciati alcune ore dopo con alcune denunce
a piede libero per resistenza e lezioni.
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Cronaca. Roma. Blitz antibaraccopoli sugli argini del tevere, da via
Salaria a castel Giubileo. Sessanta baraccati fermati e espulsi,
altrettante baracche demolite. Brillante operazione ecc.
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Uno. < Carlo e' un uomo senza eta'. L'alcool e' la benzina del suo
motore. Col suo motore pieno Carlo trascina avanti e indietro per la
citta' un carrello di ferro battuto ricavato da una testata di letto
con delle ruote sotto, per portare la spesa nelle case della gente bene
della citta'. Ogni mattina e ogni sera, per interminabili anni, lo
attende all'inizio della strada solo il suo gatto. Eppure Carlo un
tempo era della gente perbene. Se non fosse per l'intervento della
legge giusta. Un uomo giusto rubo' del denaro ad un altro uomo giusto,
fu inseguito e getto' il bottino nel balcone di casa di Carlo. L'uomo
giusto fu beccato dalla polizia e disse "no io ma carlo e ho le prove"
bussarono alla porta di carlo e come per magia la pena da scontare fu
spostata di persona, carlo fini' di essere una brava persona, non
poteva pagarsi un buon avvocato ed entro' in prigione. Della sua
innocenza, della sua verita', dei suoi ricordi, rimane solo il
trascinare l'altrui spesa in cambio di una birra ed il fatto che in
citta' tutti sanno la sua storia ma nessuno lo disse mai. > (by tiziana
ti)
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Tanti. < Casa circondariale di piazza Lanza, Catania. Vorremmo che i
mass media e la cittadinanza sappiano che viviamo in condizioni
disumane, con celle sporche, senza suppellettili e non a norma con le
leggi che lo Stato italiano ha emanato a tutela della dignita' delle
persone detenute. In una cella che puo' ospitare al massimo 4 detenuti,
ve ne sono 9 ammassati in celle anguste. In una sezione con 90 detenuti
vi sono 5 docce di cui 3 guaste e inservibili. Mancano specialisti
tipo: dermatologo, otorino, dentista, cardiologo, oculista, chirurgo,
ortopedico. L'unica cosa che hanno e' una pillola che vale per ogni
tipo di malanno. Se un detenuto si sente male, prima viene la guardia,
dopo l'infermiere e dopo viene chiamato il medico, se e' disponibile. I
colloqui vengono effettuati in piccoli tuguri con 5-6 detenuti e 3
parenti per ogni detenuto. Per ogni problema che il detenuto possa
avere, non c'e' risposta da parte degli organi competenti: direzione,
matricola, magistrato di sorveglianza e altri organi preposti. Copie di
questa lettera di protesta verranno inviate al Dipartimento della
amministrazione penitenziaria, al presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, a La Sicilia, a Striscia la notizia, al magistrato di
sorveglianza di Catania >
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Giosi wrote:
< Caserta. Il Sindaco Dott. Falco invita a non depositare sacchetti
oggi e domani ed a conservarli per lunedi'. A siffatta deplorevole
mancanza di fantasia supplisco con un'idea. In occasione del prossimo
ponte, esportiamo rifiuti in vacanza. Viste le tariffe di certi
charter, se ci si tiene leggeri con il bagaglio, si possono caricare
anche in aereo una decina di chili di spazzatura da depositare poi nel
luogo della nostra vacanza. Per i piu' snob possiamo pensare agli
shopper griffati Bulgari, Hermes o Marinella. Se il bagaglio si
smarrisse, cosa peraltro non difficile in questi periodi, ci
ripagherebbero la munnezza a peso d'oro. E' l'uovo di Colombo! S'unisce
l'utile smaltimento al dilettevole rimborso. Con le compagnie aeree low
cost il prezzo del trasporto della spazzatura a Nord (alla faccia di
Gufetto Castelli) o all'estero sarebbe inferiore a quello pagato alle
discariche colluse con la camorra >
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graziano.predielis@libero.it wrote:
< L'anno e' composto di 4 stagioni. Una di esse si chiama l'inverno e
ti fa venir voglia di cucinare le cose ipercaloriche, di star sotto le
coperte, di fare i figli e tutte quelle robe li' di genere casereccio.
Poi viene la primavera con un'intensa voglia di limonare e di avere il
cielo terso e stellato sopra la capoccia. La terza stagione si chiama
l'estate e bisogna pensare alle vacanze e ai viaggi e al mondo. Poi
viene l'equinozio d'autunno e tiri le somme e fai le cene a casa e
torni a guardare un po' di piu' la tv. Poi ricomincia. La cosa
importante, umido o secco che sia, e' ingrassare sempre bene la catena,
per una pedalata fluida e silenziosa >

Bookmark: http://www.inventati.org/criticalmass
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Alessandro wrote:
< Associazioni, cittadini, giornalisti, impiegati e rappresentanti
istituzionali giornalmente lavorano dietro le quinte, si impegnano,
rubano ore e soldi a sonno, famiglia, alla propria vita, per
organizzare e portare avanti progetti sociali, civili e democratici.
L'organizzazione di una iniziativa, ad esempio la raccolta di firme per
un referendum, impegna centinaia di ore, per dare ai concittadini una
possibilita' di cambiare qualche minima cosa. Le cose vanno male; se
non ci fossero queste persone andrebbero peggio. Tempo ne abbiamo poco,
rubiamone un po' alla televisione: tempo solitario, passivo,
rimbecillente, sprecato. Associamoci, parliamo, partecipiamo ad un
consiglio di Circoscrizione, conosciamoci, usciamo dal nostro buco. La
vita e' corta >
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Gli amici di Chiama l'Africa si stringono in questi giorni intorno a
Secondo Ferioli e alla sua famiglia a cui e' improvvisamente mancato il
figlio Giovanni. Ci uniamo al loro coraggio, alla fede e alla speranza
dimostrata nell'affrontare questa prova difficile.
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Memoria. Questo articolo usci' sui Siciliani esattamente dieci anni fa,
nell'aprile dell'84, l'anno di Berlusconi. Il titolo era "E ora
liberate Toto' Riina". Non so perche', ma m'e' venuto voglia di
rileggerlo.
< Questa casa non conosce la rassegnazione. Questa piccola scritta
stava nella stanza di Winston Churchill durante la guerra. Subito dopo
la sconfitta di Dunkerque - il corpo di spedizione britannico era
fuggito a stento, i tedeschi dilagavano trionfalmente dappertutto -
Churchill organizzo' immediatamente due cose, che a lui sembravano
parimenti indispensabili e urgenti. Fece scavare trincee lungo la
costa, distribui' le armi ai cittadini, predispose la resistenza di
tutti dappertutto: se mai gl'hitleriani fossero riusciti a sbarcare. E
predispose gli studi - con decorrenza immediata - per la costruzione
dei nuovi mezzi da sbarco per l'esercito inglese. Perche' sul fatto che
l'esercito di Sua Maesta' prima o poi sarebbe tornato in Europa, egli
non aveva il minimo dubbio. E per quel giorno intendeva debitamente
tenersi pronto.
Noi siamo I Siciliani. La situazione presente ci dispensa da ogni lunga
dissertazione, che non stia in queste quattro parole, su cosa
intendiamo fare adesso. Andiamo avanti. Combatteremo il regime con le
inchieste, con le notizie, con la puntuale denuncia di piccole e grandi
ingiustizie, con la battaglia culturale, in ogni modo. Lo combatteremo
per tutto il tempo che sara' necessario, dovunque e comunque, finquando
non ci sara' piu'. Questo e' il nostro programma, e non servono altre
parole.
Noi non cerchiamo scuse. Noi non attribuiamo la deplorevole vittoria
della destra a errori o insufficienze di questi o quelli, che pur ci
sono stati. Noi diciamo che se un Caponnetto ha potuto essere sconfitto
a Palermo, evidentemente qualcosa di profondo, e di marcio, e'
cresciuto nell'anima popolare. Noi non ci nascondiamo di chi e' stata
la vittoria; non d'una destra moderata, civilizzata, europea, ma d'una
armata nera che arruola fra i suoi ufficiali tutto il mercenariato -
soprattutto in Sicilia - del passato regime. Non ne abbiamo paura.
Poche righe per gl'industriali siciliani. E' vostro compito civico,
adesso, sostenere questo giornale. Noi non avanziamo richieste, in un
momento come questo; richiamiamo all'osservanza di un dovere. Non
vogliamo convincervi, stavolta. Scegliete semplicemente da che parte
stare. Perche' stavolta non c'e' spazio in mezzo per nessuno. Noi
andiamo avanti comunque. Noi, I Siciliani >
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Archiloco<arkl@oplis.el> wrote:

< Un fico campagnolo, beccato da molti uccelli:
Pasifile gentile non manda indietro nessuno >

* * *

< Le ginocchia mi ballano,
amico mio, il desiderio mi vince >

* * *

< Voglio cantare Amore delicato
di mille fiori allegri inghirlandato
Amor che vince gli uomini e gli dei >

* * *

< E dopo che si profumo' i capelli
e i seni avrebbe fatto sangue a un santo >

* * *

< Preso dal desiderio son qui, senza pensare
senza vivere - solo c'e' il dolore
che l'amore mi ficca nelle ossa >

* * *

< Vedi, Glauco? Laggiu', la' dentro il mare,
l'onda combatte e attorno alla scogliera
s'addensano le nubi e la bufera...
Nell'aria, una paura a tradimento >
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