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riccardo orioles <riccardoorioles@libero.it>
La Catena di San Libero
15 giugno 2004 n. 235
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La cosa piu' bella di tutte e' che ci siano state delle elezioni. Nel
duemila e quattro, la cosa non era piu' tanto scontata: e' ormai da
qualche anno i Grandi-Leader-Che-Se-Ne-Fottono-Dei-Sondaggi e la Global
Tivvu' vanno prendendo il posto dei vecchi obsoleti comizianti,
parlamentari e cittadini. E questo non solo in Italia ma dappertutto.
Nonostante cio', siamo andati a votare: e invece di prenderci a fischi
in faccia, ci hanno preso sul serio e ci hanno anche annuito
gravemente.
La seconda cosa bella e' che per la prima volta si e' votato in Europa.
In Europa? Si'. La nazione europea, per gli storici del futuro, sara'
qualcosa che si e' formata in questi due anni, soprattutto grazie a
Bush.
Stellato blu e iride della pace sono ormai, in prospettiva, due maniere
diverse di dire - diplomaticamente o "ingenuamente" - la stessa cosa.
La nazione piu' importante del mondo ormai e' l'Europa: una nazione che
ha fatto talmente tante cazzate nella sua lunga e tremenda storia da
cominciare a capire che forse e' meglio non farne piu'. Ma allora chi
sono questi coglionazzi politici che ci hanno cercato il voto adesso? I
padri della patria, per caso? Ebbene, si': a loro totale insaputa,
naturalmente. Esattamente come lo erano il pacifico notabile di
Peretola, di Cuneo o di Siracusa improvvisamente assurti, nella loro
mediocrita' senza bagliori, a Membri del Parlamento dell'Italia Unita.
La terza cosa bella, ma molto dopo, e' che finalmente ci stiamo levando
dalle scatole il signor B. Se ne andra' in santa pace, ci vorra'
Ciampi? Calma e gesso: vedremo. Nei porssimi mesi si squagliera', anche
se magari per un po' sara' convinto d'esserci ancora. La terrificante
parentesi in cui noi italiani ci siamo dovuti guardare allo specchio,
brutalmente, per come siamo davvero, se Dio vuole sta finendo. D'ora in
avanti, potremo riessere ipocritamente "italiani brava gente" come
prima.
La quarta cosa bella e' che all'orizzonte s'intravvede il partito del
progresso e del popolo, il regno del Professore Mortadella, il
centrosinistra. I cococo' danzeranno, i giornalisti si sbavaglieranno,
i celerini daranno agli studenti dei fiori, i pensionati verrano prima
di Tanzi, e i generali, finalmente, avranno il tempo di portare a
spasso i nipotini. Tuttavia, poiche' tre doni belli ce li ha gia' dati,
puo' darsi che la Fatina Buona s'impunti proprio sul quarto; e che i
cococo' continuino a pigliarla in quel posto, i giornalisti a tacere, i
celerini a menare, i generali a generalizzare e i pensionati ad essere
sollecitati ad aiutare l'economia togliendosi al piu' presto di mezzo.
Se queste cose continueranno ad avvenire, avverranno tuttavia in
maniera educata, con grandi dichiarazioni democratiche e nel nome dei
principi piu' civili. Il che, evidentemente, sara' una soddisfazione
non da poco, e come tale sara' giustamente celebrata dai nuovi
portavoce massmediatici del governo: da Gad Lerner a Giuliano Ferrara,
da Maurizio Costanzo a Bruno Vespa. Fra un anno di questi tempi, ve lo
assicuro, non ci sara' piu' un berlusconiano in Italia (parlo dei
giornalisti), anzi non ci sara' mai stato. O anzi ce ne sara' uno
soltanto, il vostro umile sottoscritto, che verra' giustamente epurato
dall'apposita commissione (composta dagli ex-berlusconiani-ex-di
sinistra-sempre-a-galla) in quanto odiosamente critico della sinistra.
In fondo - ci permetteremo di farvi osservare fra un anno, quando il
signor B. sara' alle Bahamas ma le sue idee base saranno ancora
saldamente al governo - in fondo anche il signor B. ci ha insegnato
qualcosa. Io mi ricordo la prima manifestazione di Forza Italia a
Bologna, con circa duemila tizi dall'aria non troppo prospera ("Forza
Italia Basilicata, scritto a pennarello") e una cinquantina di signori
in giacca e cravatta che li inquadravano caporalescamente. Dai portici,
i bolognesi li guardavano sorridendo. Era da molto tempo, infatti, che
i "qualunquisti" e i poveri non venivano a galla, rimossi dalla
sinistra perbene esattamente come dai liberali sabaudi all'inizio
dell'Italia unita. Il risultato, e' stato che - esattamente come ai
tempi dei sabaudi, o prima ancora dei re borboni - i piu' poveri e i
piu' "ignoranti" son diventati massa di manovra della peggio reazione.
I voti che hanno prodotto Berlusconi infatti li abbiamo persi nella
cintura operaia di Torino, nelle periferie milanesi, nelle borgate di
Roma, nei paesini dell'entroterra siciliano, nelle scuole: esattamente
in tutti i quei luoghi in cui una sinistra coraggiosa aveva saputo
costruire la propria base, e una sinistra vip e fighetta l'ha invece
abbandonata e tradita, e consegnata a Berlusconi.
Adesso, ricordiamoci soprattutto di questo. E' stato Berlusconi a
perdere, molto di piu' di quanto non siamo stati noi a vincere. La
sinistra e' ancora da costruire, e' gia' nella testa e nei cuori di
moltissimi cittadini giovani e anziani - ma non e' ancora nei partiti,
ne' ancora ha un suo vero gruppo dirigente. Quest'ultimo, potreste
essere proprio voi.
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(Attenzione, adesso c'e' il pastone politico: saltatelo tranquillamente
e cercatevi un sito porno).
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Italia. La destra diventa maggiorenne: il ventisei per cento (Forza
Italia e Lega) resta di proprieta' di Berlusconi ma il diciassette per
cento (An e Udc) decide per conto suo. Il centrosinistra si divide in
un centro e una sinistra, in proporzione di due a uno. I due poli
all'incirca si equivalgono, ma il vento in poppa ora ce l'ha l'Ulivo.
Crisi di Forza Italia, sconfitta personale di Berlusconi e - in misura
minore - di Fassino. Nessuno dei due ce l'ha fatta a distruggere i
propri alleati, il che era il fine principale di queste elezioni. Il
partito piu' forte? Quello che non c'e', la Dc. Mettendo insieme i
propri adepti nell'uno e l'altro polo, potrebbe tranquiillamente
formare un governo - e non e' detto che non lo faccia.
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Europa. Come disse Massimo d'Azeglio Ciampi nel lontano Ottocento,
"L'Europa e' fatta, adesso bisogna fare gli europei". Bush non ci dorme
di notte, ma se fosse per Fantozzi, Fantozzen, Fantozi', Fantowskij,
Fantuezzos e compagnia bella, col cavolo che si farebbe l'Europa: non
sono riusciti nemmeno ad alzarsi in tempo per andare a votare. Menomale
che c'e' il Professore. Cmq finiscono col sedere per terra i due
personaggi piu' odiosi, il nostro signor B. e l'albionico Blair che e'
anche peggio (che e' tutto dire). In America, Bush cala nei sondaggi e
sara' sostituito a novembre da qualcuno che riesca a torturare la gente
senza farsi beccare.
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Made in Italy. Fra le altre cose, noi italiani abbiamo i migliori
deputati europei di tutta Europa. Un deputatuccio spagnolo infatti
costa appena quattromila euri al mese. Un deputato di serie A, un
tedesco o un inglese, te lo tirano dietro per meno di settemila euri
Iva compresa. Ma un deputato nostro per meno di undicimila te lo puoi
sognare.
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Post-elezioni. Povero Dell'Utri. Per primo tocchera' a lui.
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Partiti. Intanto, si stanno privatizzando un'altra bella fetta d'Enel,
la Terna. Quanti voti prende il partito dei privatizzatori? E perche'
e' sempre al governo?
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Satira. "Carta dei Doveri del Giornalista: Il giornalista deve
rispettare, coltivare e difendere il diritto d'informazione di tutti i
cittadini. La responsabilita' del giornalista verso i cittadini prevale
sempre nei confronti di qualsiasi altra. Il giornalista ha dovere
fondamentale di rispettare la persona, la sua dignita', non discrimina
mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o
mentali, opinioni politiche. Il giornalista corregge tempestivamente e
accuratamente i suoi errori o le inesattezze, in conformita' con il
dovere di rettifica nei modi stabiliti dalla legge, e favorisce la
possibilita' di replica. Il giornalista non deve omettere fatti o
dettagli essenziali alla completa ricostruzione dell'avvenimento. Il
giornalista rispetta il diritto inviolabile del cittadino alla
rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive".
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Colori. La mia generazione, trent'anni fa, era caratterizzata dalla
scatoletta chiara degli anticoncezionali: portava un sacco di guai, dai
problemi ormonali alle apocalissi dei preti - ho conosciuto una
ragazza, allora, che venne cacciata di casa semplicemente perche'
sorpresa con la scatoletta chiara nella borsetta - ma era semplicemente
la liberta'. Per un paio d'anni, come simbolo, e' stato per le ragazze
quel che per noi ragazzi erano l'eskimo e i capelli lunghi (le donne
sono sempre piu' avanti e piu' concrete).
I secoli sono passati, e a un certo punto il simbolo generazionale si
e' trasferito nel preservativo. Preservativo nella borsetta significa
che sei libera, ma che sai dove andare ecc.; per i maschi, il discorso
e' molto piu' ambiguo perche' poteva significare indifferentemente
maschietto paesano o ragazzo responsabile e civile. In ogni caso,
tuttavia, sia per le ragazze che per i ragazzi il simbolo non e' piu'
di qualcosa da conquistare, ma di qualcosa da cui difendersi per paura.
(Nell'epoca del preservativo noi ragazzi non avevamo piu' capelli
lunghi e colori, ma nuche premilitari e nero addosso; e parecchio
metallo).
E ora? Un po' di colori in giro, si ricominciano a vedere; purtroppo
non si capisce bene se e' perche' lo dice Armani o perche' proprio
siamo stanchi di nero. L'altra volta ho visto una ragazza col cappello
e una bellissima gonna lunga a fiori, e pareva proprio la rondinella di
qualcosa. Ma ci s'illude con poco, alla mia eta'. Il problema vero e'
che pillole sessantottine, e preservativi anni Ottanta, e pillole a
interfaccia amichevole di ora, sono sempre appannaggio di una minoranza
piu' consapevole, non di tutti. La massa dei ragazzini e delle
ragazzine, quelli che vedi sciamare allegri a Trinita' dei Monti il
sabato pomeriggio (due autobus e un trenino, hanno preso, per arrivare
fin li') non sanno niente di pillole, di sessantotti e di preservativi,
consegnati inermi alla gravidanza o all'aids da duemila anni di preti.
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Numeri. < Rome, Italy (Cnn). Friday, June 4, 2004. Protesters swarmed
the streets of central Rome after Bush met with Pope John Paul II, one
of the strongest critics of the war. Police estimated the number of
demonstrators at 500,000 >
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Internet. Cina. Chiusi sedicimila internet cafe', fra cui tutti quelli
vicini alle scuole.
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Pulizia. Olanda. Concluso un accordo con la Tanzania, che cedera' in
affitto al governo olandese - per sei milioni di dollari l'anno - una
vasta estensione di terreno destinata ad alloggiare, in apposite
strutture, le migliaia di profughi attualmente in attesa di asilo
politico in Olanda. Una trattativa analoga, e con le stesse finalita',
sarebbe in corso fra il governo britannico e le autorita' croate.
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Conta di piu' l'occidente o l'oriente? Uno, due, tre, quattro, cinque.
Una mano. Sei, sette, otto, nove, dieci. Due mani. Una mano la
stilizziamo con un "V". Due mani con due V contrapposte, cioe' una "X".
Per ogni singolo dito, ovviamente, basta scrivere una "I".
Ecco, questo e' il "nostro" modo di contare. Nostro non solo perche'
sono i numeri che vediamo ancora sui monumenti e nei testi letterari
(Dante Alighieri contava ancora cosi'). Ma perche' nasce proprio da un
nostro imprinting molto antico. La nostra, in origine, nasce come una
civilta' molto individuale, in cui la casa conta molto piu' della
piazza o del bazar. Lo scambio con gli altri individui e' basato
essenzialmente sullo status, non sul commercio.
Altre civilta' (in genere, quelle "orientali") nascono invece fin
dall'inizio coi grandi numeri - le decine, le centinaia, le migliaia -
e hanno bisogno di lavorare rapidamente con essi, non di analizzare a
fondo ogni singola (antropomorfica) unita'. Un individuo di queste
societa', di per se', conta poco ed e' inserito da subito in una
situazione di massa, un impero idraulico o qualcosa del genere. Non e'
quasi mai autosufficiente dal punto di vista alimentare ed ha subito
bisogno di una rete molto complessa di scambi, il commercio. Per
gestire quest'ultimo gli farebbe molto comodo un computer e, non
trovandolo al bazar, e' costretto a inventarsi qualcosa che gli si
avvicini il piu' possibile, ad esempio un abaco.
L'abaco funziona gia' per strutture logiche, per posizionamenti
qualitativi e non per semplice addizione di unita': la colonna delle
decine e' completamente diversa da quella delle unita' ed ha bisogno di
un software logico, non di una mera percezione fisica, per funzionare
(contare sulle dita e' usare semplicemente un hardware). Il passaggio
successivo, naturalmente, e' l'invenzione dello zero.
Tutto qua? No. I fenici e i greci, in un punto di snodo fra est e
ovest, inventano - ma su un target del tutto differente - un altro
software molto interessante, l'alfabeto. Tale e' il successo di vendita
di quest'ultimo, che ne viene immediatamente sviluppata una release che
consente di utilizzarlo anche per i calcoli numerici (alpha vale uno,
beta vale due, ecc.), una specie di Office (Word + Excel) di quei
tempi.
Questo programma ha tanto successo che per un bel pezzo (grazie anche a
un'accorta strategia di compatibilita' col vecchio Conta-sulle-dita
3.1) copre tutto il mercato. Solo quando l'azienda produttrice, la
Impero & C, va a ramengo (ma ci vorranno un bel po' di secoli) la
concorrenza orientale potra' finalmente piazzare la tecnologia
Zero-based anche dalle nostre parti. Per questo ci e' toccato correre
molto alla svelta per recuperare il gap. Sempre ammesso che l'abbiamo
*veramente* recuperato.
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Persone. Il professor Giuseppe D'Urso, di Catania, morto il 16 giugno
1996. Fu il primo in Italia a studiare i legami fra mafie e massonerie
("massomafia"). Fu anche il costante promotore, come presidente
dell'Associazione I Siciliani (uno dei primi e piu' combattivi soggetti
della "societa' civile" in Italia) della piu' stretta unita' fra tutti
coloro che si oppongono ai poteri mafiosi. A otto anni dalla sua
scomparsa, questa unita' e' lungi dall'essere realizzata. Questo e' il
motivo per cui il potere in Sicilia e' ancora sostanzialmente nelle
stesse mani.
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Padre Giorgio wrote:
< Sono Padre Giorgio il comboniano delle catene, dei permessi di
soggiorno in nome di Dio. Insieme con altre associazioni abbiamo
organizzato una manifestazione contro i Centri di Permanenza Temporanea
dove vengono rinchiusi gli immigrati considerati irregolari, in un
regime punitivo-repressivo dove i diritti umani sono ignorati. Venerdi'
18 faremo dei sit-in davanti alle Prefetture, Questure e ai CPT. Vi
chiediamo di aderire e di organizzare la manifestazione anche nella
vostra citta' >
Info: giorgiopoletti@tiscali.it
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Enrico Peyretti wrote:
< L'Europa dovrebbe attuare il progetto di Alex Langer del Corpo Civile
Europeo di Pace, che giace nel Parlamento Europeo. Si deve almeno, per
civilta', dividere la difesa in militare e civile, rompere l'assurdo
selvaggio monopolio militare sul bene-difesa, che e' ridotto e non
accresciuto da questa spoliazione anti-democratica. La difesa
nonviolenta e popolare non e' un mito: e' anche una realta' storica. I
popoli hanno la capacita' di difendersi con la resistenza, con la
non-collaborazione ad un potere oppressivo, sia interno che esterno,
con la lotta nonviolenta. Lo hanno dimostrato in forme improvvisate,
anche davanti ad aggressori violenti come i nazisti. Tanto piu'
efficacemente potrebbero farlo se ne fossero istruiti e addestrati, e
se la difesa civile fosse finanziata e preparata almeno destinando a
cio' il 5 per cento delle risorse oggi gettate nella difesa militare.
Ma "al contadino non far sapere...": non conviene alle "oligarchie
elettive" far sapere alla gente comune che puo' liberarsi di loro senza
spargere sangue.
Quanto all'ingerenza umanitaria, che e' un dovere, dovra' consistere
anzitutto in azioni civili e nonviolente preventive, poi,
all'occorrenza, in interventi di polizia internazionale e non di guerra
(differenza non verbale ma essenziale: la polizia legale e corretta
contiene e riduce la violenza, la guerra l'aumenta necessariamente per
poter vincere, ed e' di sua natura fuorilegge). L'ingerenza umanitaria
dovra' competere non a coalizioni di interessi parziali, ma all'Onu o a
sue agenzie regionali, e solo in questa forma all'Europa.
Con molta meno spesa e dolori e danni, si sarebbe potuto "invadere"
pacificamente Kossovo, Afghanistan, Iraq, Israele-Palestina, con
migliaia di ispettori civili, con ondate di comunicazione civile
inter-popolare, ottenendo molto di piu' in ispezioni, difesa dei
civili, liberazione della voce dei popoli, formazione e propaganda
democratica, fino a libere elezioni, organizzate e controllate dall'Onu
(anche in Florida!), svuotando dall'interno le dittature. Questo non e'
piu' impossibile nel mondo della piu' facile comunicazione, spostamenti
e compenetrazione dei popoli >
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pbr@libero.it wrote:
< Dopo l'incendio vandalico del gattile (o colonia felina censita
dall'Ausl) realizzato dai volontari di "Qua la zampa" di Soragna la
struttura verra' definitivamente chiusa. Motivi di sicurezza per
l'incolumita' dei gatti ospitati - gia' piu' volte presi di mira da
gesti incivili - hanno portato a questa drastica soluzione che comunque
non fermera' le iniziative a tutela degli animali. I gatti
sopravvissuti, tutti vaccinati e sterilizzati, attendono intanto un
amico desideroso di adottarli nella propria abitazione. Chi volesse
farlo puo' chiamare il 333.4141174. Dal martedi' al sabato (ore16/18)
un volontario civile sara' presente ella biblioteca di via Garibaldi
per ricevere segnalazioni su cani e gatti smarriti o ritrovati >
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AntonellaConsoli <libera@libera.it> wrote:
Espatrio
< Sapere qual'e' la stella
che si vedra'
anche da li'.
Rifarsi l'identita', lavarsi i denti;
masticare a lungo la storia degli Dei
e degli Ehi!.
Cambiare la tovaglia,
sorridere ai crudeli, asciugati e marinati.
Sfamare la gatta e le anatre
che non sanno volare.
Ah, dimenticavo:
cantare, cantare, cantare >
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